19 Febbraio 2022 - 09:33

Salernitana, si attende il Milan: esordio difficile per Nicola

La Salernitana arriva alla sfida di questa sera con non poche difficoltà. I punti sono pochi, la lotta salvezza è sempre più ardua e solo da pochi giorni la guida tecnica è passata a Nicola

salernitana

Il posizionamento in classifica della Salernitana non è certo il meglio che si possa restituire ad una piazza calorosa come Salerno. La promozione dello scorso anno ha inebriato i tifosi, vittime inconsapevoli di un sogno ad occhi aperti. Trascorsa la notte, però, il sole è sorto, la sbornia di felicità è passata (seppur non svanita del tutto) e la luce del giorno ha illuminato quegli scheletri nell’armadio che da anni la dirigenza granata cercava di occultare.

I nodi vengono al pettine, si dice, e così è stato. I co-patron Lotito e Mezzaroma sapevano di dover cedere la Salernitana ma i tempi si sono rilevati più lunghi dell’auspicabile. Quasi interminabili per i supporters granata. Il dolce sapore della promozione in Serie A ha lasciato spazio, pian piano, all’amaro delle vicende legate alla vendita del club. Inevitabilmente tutto si è riversato sul terreno di gioco, palcoscenico su cui si esibiva una squadra non allestita al meglio e martire dell’inquietudine derivante dalle circostanze di quella cessione. Nel mezzo, inoltre, a rendere tutto più difficile anche il cambio in panchina, con la guida tecnica che è passata dal condottiero Castori, artefice della storica promozione in massima serie, a Colantuono.

La vera svolta è giunta a Dicembre, quando la Salernitana viene acquistata da Danilo Iervolino, imprenditore campano fondatore dell’Università telematica Pegaso. L’entusiasmo è volato alle stelle, soprattutto dopo che Iervolino ha annunciato che il nuovo Ds granata sarebbe stato Walter Sabatini. L’ex dirigente della Roma ingaggia un mix di 11 giocatori divisi tra giovani promettenti e veterani del calcio come Perotti, Verdi e Radovanovic. Integrare tutti non è facile e la sfortuna vuole che in calendario ci siano subito due sfide decisive per la lotta salvezza: Spezia e Genoa. Dopo che in entrambe la Salernitana ottiene un pareggio la dirigenza decide di intervenire ed esonera Colantuono. Al suo posto arriva un vero esperto di lotta salvezza: Davide Nicola.

Esordio con i rossoneri… più nero che rosso

La prima partita della Salernitana guidata da Davide Nicola sarà questa sera contro il Milan di Pioli. L’allenatore piemontese non è uno che si tira indietro e di sfide al limite ne ha già vinte a Crotone, a Genova e ad Udine. Tuttavia un debutto meno complicato sarebbe stato sicuramente gradito, specie se si ha avuto solo una manciata di giorni per conoscere la propria squadra e preparare la gara. La Salernitana, infatti, affronterà un Milan posizionato in cima alla classifica che da inizio stagione si avvicenda con Napoli e Inter al primo posto. I rossoneri sono una vera corazzata del campionato, che vince nonostante le frequenti indisponibilità per infortuni o contagi da Covid.

La Salernitana dovrà quindi lavorare duro per cercare di racimolare almeno un punto. E per quanto possano aiutare i tifosi e il calore di uno stadio andato sold-out dopo nemmeno un giorno di prevendita, l’impresa resta ardua. La squadra di Davide Nicola arriva alla sfida da ultima in classifica con 13 punti totalizzati in 25 giornate (con due partite in meno ). Sono solo 3 le vittorie e 4 i pareggi, mentre 16 è il numero di sconfitte subite in questo campionato dai granata. Serve un cambio di passo indubbiamente e serve subito, anche se non è con il Milan che bisogna puntare a fare strike. Fortuna vuole che nello stesso turno il Cagliari (quartultimo in classifica) affronta il Napoli mentre Genoa e Venezia, le altre due concorrenti per la salvezza, sono una contro l’altra.

Tattica…

Da un punto di vista tattico non dovrebbe essere difficile immaginare come scenderà in campo la Salernitana. Nicola è un allenatore che solitamente si affida al 3-5-2 o al 4-4-2. Considerando le caratteristiche dei calciatori che ha a disposizione si può ipotizzare che l’allenatore piemontese proseguirà sulla sua solita linea avvalendosi di uno o due trequartisti (scegliendo tra Ribery, Perotti e in extremis Bonazzoli). Nulla di nuovo rispetto a quanto la Salernitana ha mostrato fino ad ora, anche perché il tempo per preparare la partita è stato molto poco. La differenza, però, dovrebbe vedersi nel modo di interpretare il modulo.

Le squadre di Nicola solitamente attaccano con numerosi uomini, sfruttano gli esterni sulle corsie laterali e cercano il trequartista o la seconda punta che scende a prendere palla tra le linee. Il tutto costruendo la manovra dal portiere o dal difensore centrale e affidandosi anche agli inserimenti dei centrocampisti. In fase difensiva, poi, le squadre di Nicola ripiegano e si compattano subito. A Genova, ad esempio, addirittura un attaccante indietreggiava fino a posizionarsi in linea con i centrocampisti. Questo sistema di gioco prevede indubbiamente una prestante condizione atletica, che forse al momento manca alla Salernitana. La sfida col Milan sarà dunque anche una sorta di banco di prova, per cercare di capire al meglio dove e come intervenire al fine di migliorare le prestazioni.

… e probabile formazione

Per Nicola la partita contro il Milan sarà anche un’occasione per avere conferme sugli uomini a cui affidarsi. Difficile capire quale possa essere la formazione scelta dal tecnico, ma si può provare ad immaginarla prendendo in considerazione alcuni fattori come il poco tempo per rivoluzionare e le caratteristiche della rosa di calciatori. Molto dipenderà poi anche dalle condizioni fisiche di elementi come Ribery e Perotti, senza dimenticare il peso che avrà l’assenza di Verdi. Se i primi due dovessero essere fuori forma, Nicola potrebbe affidarsi ad un 3-5-2 senza trequartisti e con Djuric e Bonazzoli come coppia d’attacco (con l’ex Sampdoria che si smarca tra le linee sulla trequarti).

In questo caso la difesa della formazione granata davanti a Sepe sarebbe composta da Dragusin, Fazio e Gagliolo, con Ranieri e Mazzocchi esterni di centrocampo. Nella zona mediana, invece, ci sarebbe Radovanovic a fare da play con Lassana Coulibaly da un lato per dare intensità in fase difensiva ed Ederson o Kastanos dall’altro lato per favorire gli inserimenti in fase offensiva.

Se invece Ribery e/o Perotti dovessero essere in grado di giocare dal primo minuto allora Nicola potrebbe decidere di affidarsi ad una formazione che prevede i trequartisti scegliendo tra difesa a 3 o a 4. Nel caso di una difesa a 3, composta sempre da Dragusin, Fazio e Gagliolo, a centrocampo giocherebbero 4 uomini. Gli esterni sarebbero Ranieri e Mazzocchi, mentre in mezzo partirebbero titolari Radovanovic e uno tra L. Coulibaly, Ederson e Kastanos. In avanti, invece, si potrebbe optare per una coppia di trequartisti formata da Ribery e Perotti per supportare l’unica punta Bonazzoli. In alternativa ci potrebbe essere un solo uomo sulla trequarti, scelto tra il francese e l’argentino, alle spalle del tandem Bonazzoli-Djuric.

Se invece Nicola scegliesse di schierare la difesa a 4 allora Ranieri e Mazzocchi diventerebbero terzini, con il centrocampo a 3 formato da Radovanovic e due tra L. Coulibaly, Ederson e Kastanos. Nulla cambierebbe, invece, nella zona d’attacco.