Sanremo 2015: la seconda serata
Charlize Theron ospite nella seconda serata di Sanremo. Antonacci omaggia Pino Daniele. Conchita Wurst canta a mezzanotte, giusto per non scandalizzare nessuno
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Tutti amano Sanremo e tutti a quanto pare lo commentano sui social network. Il Festival di Carlo Conti suscita i migliori commenti su Twitter per uno spettacolo confezionato a sua immagine e somiglianza. I super ospiti gli sono tutti amici e finanche la Theron è nazional popolare all’italiana: ascolta Eros Ramazzotti.
Non ci siamo sorbiti per carità altre famiglie ultra riproduttive ma i tre ragazzi de Il volo, dal palco della Clerici, hanno gorgheggiato una canzone che farà felici gli italo americani, tanto da meritarsi in teatro la standing ovation (l’unica per i cantanti in gara). Ci mancava che sul finale della canzone intervenissero Pupo e il Principe di Savoia con Italia amore mio.
Un Festival ultra conservatore che relega Conchita Wurst e la sua barba dopo la mezzanotte, caso mai si scandalizzasse qualcuno. Ma la particolarità, appunto, non è la barba ma i capelli lunghi e abiti femminili in un uomo. Dopo Flavia Vento che scambia Morgan Freeman per Mandela, gli italiani scambiano un uomo con una donna. Così come il Festival ha scambiato Biggio e Mandelli per due cantanti.
Nina Zilli ha aperto la serata col brano (forse) più bello di tutti. Biagio Antonacci è il primo super ospite: omaggia Pino Daniele con Quando. Mentre l’omaggio a Mango è durato pochi secondi con un balletto eseguito da Rocio Morales e Fabrizio Manini sulle note di Lei verrà (Sanremo 1986).
Chiude la gara una (brutta) canzone made in casa De Filippi cantata da Moreno. Tolto il rospo dalla gola di Bianca Atzei, gli altri partecipanti della gara non hanno esibito canzoni che sono rimaste orecchiabili già dal primo ascolto. Luca Argentero ha minacciato di buttarsi dal soppalco di Sanremo, forse per la noia della serata. Però stava scherzando. Twitter è impazzito quando a Biggio durante la canzone è scappata la parola “coglioni“, che doveva essere coperta dalla trombetta di Mandelli. E chi ha tenuto fermo Carlo Conti dall’imbarazzo? Avrà temuto i rimproveri di Mamma Rai, e con Luciana Littizzetto un Sanremo non lo avrebbe mai potuto fare.
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