Sanremo 2022: il sorpasso di Morandi
Sanremo 2022, serata Cover: vince Morandi che fa tremare Mahmood e Blanco. Stasera la Finale con Sabrina Ferilli co-conduttrice
La quarta serata di Sanremo 2022 si chiude con un colpo di scena: vincendo la serata delle Cover, Gianni Morandi sorpassa Elisa nella classifica generale e si avvicina pericolosamente alla vetta, finora come blindata dalla coppia di favoritissimi Mahmood e Blanco.
E’ una regola non scritta della kermesse musical-televisiva più commentata d’Italia che i favoriti non vincono mai: d’altro canto, anche Mahmood tre anni fa tolse a sorpresa il primo premio ad Ultimo che dovette fermare in fretta e furia i lavori per la vetrinetta dove avrebbe piazzato il leoncino con la palma. Chi di sorpresa ferisce, di sorpresa perisce? Sarebbe indubbiamente un titolo accattivante per le prime pagine di spettacolo di domenica 6 Febbraio; staremo a vedere. Questa sera a fare le carte sarà esclusivamente il pubblico tramite il Televoto e più di un equilibrio che al momento ci pare consolidato potrebbe cambiare.
Occhio al dettaglio
Lo abbiamo detto: Gianni Morandi con il suo Medley ha conquistato la serata delle Cover di Sanremo 2022. Più di qualcuno ha però storto il naso, solo per ragioni di opportunità, di fronte alla scelta di condividere il palco con Jovanotti che si può considerare a tutti gli effetti, sebbene Amadeus si sia affrettato a spogliarlo di tale etichetta, il superospite della serata.
Facendo caso ad un dettaglio che ai più apparirà insignificante, possiamo ragionevolmente affermare che il duetto tra Morandi e l’autore della sua canzone sanremese non fosse previsto: nella miniatura per il televoto, la faccia di Lorenzo Jovanotti non c’era, mentre per tutti gli altri duetti nella miniatura c’era sia la faccia dell’artista che quella dell’ospite scelto per arricchire la prestazione.
Considerazioni “a capella”
Sarò onesto: nessuna delle Cover di Sanremo 2022 mi ha fatto tremare la barba.
Tuttavia, permettetemi qualche considerazione generale: alcune delle esecuzioni di ieri sera, quelle di Noemi e Giusy Ferreri su tutte, dimostrano che spesso il problema atavico dei nostri “Big” è il repertorio.
Nella fattispecie, le due ex concorrenti di X Factor, cimentandosi rispettivamente in You Make Me Feel (Like a Natural Woman) di Aretha Franklin e Io Vivrò… Senza te di Lucio Battisti hanno dimostrato una padronanza che sbiadisce quando invece eseguono i loro pezzi in gara nella competizione principale. Come se Ti amo non lo dire e Miele non le rappresentassero del tutto, come se non fossero del tutto convinte di volerle cantare. Autori, vi prego. Prima di mettervi al piano, ascoltate gli artisti per cui desiderate scrivere; cosa sentono, cosa vogliono dire, qual è il mondo musicale a cui sentono visceralmente di appartenere; è un sacrilegio, per esempio, il fatto che nel repertorio di Noemi non ci sia ancora un inedito squisitamente soul.
Durante la serata delle Cover di Sanremo 2022 ho maturato poi la consapevolezza che, a proposito di identità vocale e musicale, ci sono dei pezzi assolutamente intoccabili: è questo il caso, tra gli altri, di Sei Bellissima. E per fortuna Achille Lauro lo sa bene, tanto da portarsi sul palco – a mò di paracadute – l’interprete originale Loredana Bertè. Degno di nota, tuttavia, il tentativo di Lauro di riscrivere la canzone – attraverso un bigliettino con fiori indirizzato alla sua partner di scena – dal punto di vista maschile. Un’idea che può trovare senz’altro uno sviluppo. Intoccabile è anche Vasco Rossi, ma a Rkomi a petto nudo sento di poter perdonare qualunque cosa.
Giunti al diciannovesimo cantante, avvertivo forte il richiamo di Morfeo: ma il monologo della co-conduttrice Maria Chiara Giannetta sugli Angeli di Blanca mi ha dato l’energia e l’emozione necessaria per affrontare lo sprint finale. Promosso a pieni voti anche lo sketch dell’attrice foggiana con il collega Maurizio Lastrico: i due hanno efficacemente interpretato una coppia di fidanzati reciprocamente fedifraghi che non se le mandano a dire attraverso i titoli di alcune delle canzoni più belle della storia della musica italiana.
Si apre con L’Italiano di Toto Cutugno e si chiude con Pedro di Raffaella Carrà, la quale però avrebbe certamente meritato un omaggio tutto per sé; no, la Cover di Tananai e Rose Chemical su A Far l’amore comincia tu, per quanto fascinosamente glam, non può essere propriamente considerata un omaggio. Amadeus (e Sabrina Ferilli) hanno ancora una serata per rifarsi.
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