24 Marzo 2020 - 15:48

Saturimetro: cos’è e a cosa serve questa apparecchiatura medica

saturimetro

Il saturimetro è un’apparecchiatura medica che consente di misurare la quantità di emoglobina legata nel sangue. Inizia la caccia allo strumento

Anche il saturimetro, al pari di guanti e mascherine, sta diventando introvabile nelle farmacie. La caccia allo strumento è cominciata, soprattutto nelle regioni più colpite. Non tutti, però, sanno cos’è e qual è la sua vera funzione.

Che cos’è

Il saturimetro (detto anche pulsossimetro) è un’apparecchiatura medica che consente di misurare la quantità di emoglobina legata nel sangue in maniera non invasiva. Pur non consentendo di stabilire quale sia il gas a cui è legata (ma solo la percentuale di emoglobina legata) di norma l’emoglobina lega l’ossigeno. Dunque attraverso questo strumento si può ottenere una stima della quantità di ossigeno presente nel sangue.

Come si usa

La quantità di ossigeno presente nel sangue può dunque essere rilevata dal saturimetro, formato in genere da una sonda (una ‘pinza’ che viene applicata all’ultima falange di un dito del paziente o, in alcuni casi, al lobo dell’orecchio). Questa è collegata con l’unità di calcolo che visualizza la misura tramite un monitor, di solito a cristalli liquidi. Questo strumento permette così di visualizzare la saturazione (emoglobina legata), la frequenza cardiaca e l’intensità della pulsazione (barra verticale).

Durante l’emergenza coronavirus è utile per il personale medico che può monitorare a distanza questo parametro (la saturazione dell’ossigeno nel sangue, con valori considerati normali sopra il 96%). Serve per chi si trova a casa ad affrontare l’infezione, che presenta sintomi come tosse, febbre e difficoltà a respirare e può provocare una polmonite interstiziale che aggredisce gli alveoli, in cui avvengono gli scambi tra l’aria e l’ossigeno immesso con l’inspirazione. Se questi non avvengono cala la percentule di ossigeno che si lega all’emoglobina presente nei globuli rossi e quindi gli organi, a partire dal cuore per arrivare fino al cervello, possono andare in ipo-ossigenazione.

A chi serve davvero

Alcuni modelli permettono anche di vedere il tracciato dell’andamento della pulsazione (curva pletismografica). Servono a registrare un periodo di misurazione e avere porte di comunicazione USB o infrarossi. Questo apparecchio permette di effettuare un esame indolore e non invasivo ed è molto utile a chi si trova in osservazione per infezione da Sars2-CoV-2019 a domicilio e può in questo modo essere monitorato a domicilio.