foto da Pixabay
Dopo anni di studio, un gruppo di ricercatori guidato dall’Università di Padova ha identificato “Mytho” un nuovo gene che svolge un ruolo fondamentale nella longevità. Il suo compito è quello di controllare uno dei meccanismi alla base dell’invecchiamento cellulare.
Nel dettaglio, il gene è stato identificato da un team internazionale di ricerca diretto da due ricercatori italiani dopo nove anni di lavoro in laboratorio: il professor Marco Sandri, docente del Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Padova, e la professoressa Eva Trevisson, genetista del Dipartimento di Salute della donna e del bambino dell’Università di Padova.
Mytho ha un ruolo importare nel regolare i meccanismi cellulari, agendo come alleato fondamentale della nostra longevità. Il progetto è stato infatti in parte finanziato dal programma del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dedicato allo studio dell’invecchiamento, l’AGE-IT (Ageing Well in an Ageing Society). Qui abbiamo parlato del ruolo dell’alimentazione sulla longevità.
“Tutto è cominciato con una ricerca informatica per identificare nel genoma umano potenziali geni ancora sconosciuti”, racconta Anais Franco Romero, prima autrice insieme a Valeria Morbidoni dello studio coordinato da Marco Sandri. “Tra i diversi candidati – dice la ricercatrice – il team si è focalizzato su un gene che spiccava per essere estremamente conservato tra le diverse specie animali, dall’uomo fino ai vermi, denominato Mytho”.
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