17 Novembre 2015 - 19:44

Scorsese, “Volevo diventare prete, divenni regista”

Scorsese

“Vivendo nella Little Italy di Manhattan potevi scegliere fra diventare un gangster o prete: io scelsi la via religiosa, ma finii per diventare regista”. Così Scorsese, oggi 73enne, riassume la sua vita di immortale regista

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Scorsese è uno di quei registi che ami per forza.

La sua produzione è talmente varia e imponente che oggi non c’è persona che possa dire di non conoscere almeno uno dei titoli che l’hanno visto dirigere dietro alla macchina da presa.

Scorsese

Scorsese, oggi 73enne

Si può essere fans del gangster-movie, e allora Scorsese e i suoi “Gangs of New York“, “Quei Bravi Ragazzi” e “The Departed” sarà per forza tra i nostri preferiti.

Si può essere fans del genere neorealista, e quindi Scorsese sarà uno dei nostri punti di riferimento, grazie ai suoi “Taxi Driver“, “Re per una notte” e “Il colore dei soldi“.

E infine, si può amare il genere storico, nel qual caso Scorsese nemmeno arriverà a deluderci, perché come lui ha raccontato l’America di fine Ottocento de “L’età dell’innocenza“, oppure la vita alternativa di Gesù nel suo ribelle “L’ultima tentazione di Cristo“, nessuno c’è riuscito.

Nondimeno, Scorsese è uno che tiene l’Italia nel cuore: pur essendo infatti nato a New York, nel Queens, il regista va molto fiero delle sue origini italiane, al punto che le sue numerose collaborazioni cinematografiche nel nostro paese gli sono valse vari riconoscimenti, fra i quali il titolo onorifico di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana.

Oggi compie 73 anni e sapere che uno dei più importanti registi del Novecento, massimo esponente della New Hollywood e premio oscar nel 2007 per “The Departed: il bene e il male” avrebbe potuto diventare un reverendo, ci lascia senz’altro sorpresi.

Eppure questo è un particolare che pochi conoscono della vita di un direttore che ci ha regalato anche il bellissimo “The Aviator“, il magnifico “Hugo Cabret” ed ha curato persino Boardwalk Empire, la serie TV sul gangsterismo di Atlantic City, nel New Jersey, negli anni ’30.

Come però Scorsese stesso racconta, a New York negli anni ’50 o diventavi un gangster o diventavi un prete: la vicenda ci ricorda un po’ lo scontro tra Tuco e il fratello ne Il buono, il brutto e il cattivo, che è uno dei film più amati dal regista americano. E per uno che portava il cognome italiano, in effetti, la scelta del crimine poteva sembrare un po’ obbligata in un tempo della storia dove Cosa Nostra a New York era veramente molto potente e dove gli italiani non erano esattamente tra le minoranze etniche meglio viste.

Scorsese

Scorsese e Di Caprio in The Departed

Invece, il maestro riuscì a ritagliarsi uno spazio nel mondo della celluloide e a diventare uno dei personaggi più importanti di Hollywood: niente male per il nipote di un fattore emigrato in America ai primi del Novecento dalla minuscola cittadina di Polizzi Generosa, in provincia di Palermo.

Grazie a lui abbiamo decine di capolavori da videoteca che possiamo scegliere se ci assale la voglia di un bel film: straordinari i suoi sodalizi con De Niro e, più di recente, con Leonardo di Caprio.

Forse, tra tutti i registi che sono oggi nell’olimpo della cinematografia, Scorsese è stato tra quelli più nominati eppure tra i meno premiati, vantando solo un Academy Award e quattro Golden Globes. Da questo punto di vista, però, il maestro non ha intenzione di fermarsi, ed infatti a breve registreremo il suo ritorno sugli schermi con Silence, film tratto da un racconto di Shusaku Hondo che gli ha richiesto ben dieci anni di lavoro.

Silence uscirà nel 2016 ed avrà come protagonista Liam Neeson.

Proprio di Scorsese, l’attore irlandese non ha mancato di omaggiarlo: “Chi potrebbe rifiutare un posto da attore con lui?”.

E in effetti anche noi non possiamo mancare di omaggiarlo per questo suo straordinario compleanno: auguri Martin, da tutta la nostra redazione!

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