2 Gennaio 2023 - 19:34

Scuola, abilitazioni estere valide in Italia

Il Consiglio di Stato ha in via definitiva riconosciuto le abilitazioni conseguite all'estero per poter insegnare nella scuola italiana

roma scuola

Il Consiglio di Stato ha riconosciuto definitivamente le abilitazioni conseguite all’estero, in particolare in Bulgaria e Romania per poter insegnare nella scuola italiana. Coinvolti nel provvedimento circa 14 mila insegnanti, che hanno intrapreso il percorso abilitante all’estero (4 mila in Bulgaria e 10 mila in Romania).

L’importanza di questi percorsi abilitanti è data dal fatto che essi sono necessari per poter ottenere una cattedra come docente di ruolo o essere inseriti nelle graduatorie provinciali di prima fascia, con la possibilità di avere più facilmente un incarico annuale.

La sentenza firmata da Luigi Maruotti stabilisce che è il Ministero competente a dover stabilire se il diploma, attestato o qualifica ed esperienza ottenuta in uno stato membro sia pienamente o parzialmente sufficiente per accedere all’insegnamento in Italia.

La necessità di spostarsi all’estero per accedere ad un percorso formativo abilitante sorge dall’ insufficienza di percorsi abilitanti in Italia per poter ricoprire i posti vacanti. Il riconoscimento di questo titolo estero si baserà su un solido principio, quello di salvaguardare la libera circolazione dei lavoratori tra i paesi dell’Unione Europea, nel momento in cui i titolo sono stati valutati, equiparati e considerati idonei.

La Uil scuola si esprime in maniera scettica sul provvedimento, in quanto per risolvere il problema alla radice bisognerebbe innanzitutto eliminare in Italia il numero chiuso dei TFA per il sostegno ed aumentare i percorsi abilitanti all’insegnamento così da mettere fine alla compravendita dei titoli accademici e dei viaggi della speranza, dietro ai quali c’è tanta speculazione. Bisognerebbe trasformare i posti in organico “di fatto” in posti in organico “di diritto” con contratti pluriennali finalizzati al ruolo anche per i docenti che vantano una esperienza sul sostegno senza titolo. Questa una delle migliori considerazioni per riconoscere e sostenere la professionalità degli insegnanti.