Scuola: rischio nuovo stop il 24 e 25 settembre per sciopero
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Dopo mesi di stop, la scuola fatica a ripartire: protesta indetta dai sindacati di base per l’intera giornata del 24 e del 25 settembre
La Scuola è ripartita (in gran parte delle regioni italiane, anche se non in tutte) ma questo avvio complicato potrebbe avere nuove interruzioni. Intanto, il «weekend di voto» (che, in alcuni casi, comporta un secondo weekend di ballottaggi) che bloccherà la scuola il 20 e 21 settembre.
E, in secondo luogo, la protesta indetta dai sindacati di base (USB PI, UNICOBAS Scuola e Università e CUB Scuola Università e Ricerca). Quest’ultima interesserà l’intera giornata del 24 e 25 settembre e dovrebbe coinvolgere tutto il mondo della scuola e dell’università: personale dirigente, docente, Ata, Ricerca.
I motivi dello sciopero
Nella giornata di ieri, Unicobas ha avviato un’assemblea sindacale online. Le rivendicazioni sono le seguenti:
- massimo 15 alunni per classe
- assunzione di 240mila insegnanti
- stabilizzazione dei 150mila precari con 3 anni di servizio attraverso un concorso accessibile a tutti
- aumento degli organici della scuola dell’infanzia
- stabilizzazione diretta degli specializzati di sostegno
- percorsi di specializzazione per chi ha esperienza pregressa
- assunzione di almeno 50mila collaboratori scolastici per ricoprire i “paurosi vuoti” in organico per la vigilanza e garanzia del full time per tutti gli ex lsu-Ata internalizzati
- incremento di 20mila fra assistenti amministrativi e assistenti tecnici, nonché di tutto il personale necessario “per sopperire alle migliaia di soggetti fragili che dovranno essere tutelati”.
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