“Scusate il ritardo”, finalmente Tonali si è preso il suo Milan
Dopo un anno difficile, Sandro Tonali ha finalmente preso possesso del centrocampo del Milan. Ecco come si è evoluto il giovane centrocampista rossonero
Quattro partite, quattro premi di MVP. Basterebbe questo a spiegare l’evoluzione di Sandro Tonali in questa stagione ma la crescita del giovane centrocampista rossonero ha radici molto più profonde e merita un’analisi dettagliata per rendere i giusti meriti al nativo di Lodi.
Riavvolgiamo il nastro e andiamo a qualche mese fa: il Milan decide di non esercitare il diritto di riscatto e Tonali torna al Brescia. Inizia una nuova trattativa e Sandro decide di tagliarsi parte dello stipendio pur di tornare a Milanello. Alla fine il centrocampista si trasferisce a Milano, sponda rossonera, per una cifra vicino ai 17 milioni di euro totali. Una cifra ben lontana dai 40 milioni inizialmente previsti e sicuramente meno pesante sulle spalle di Sandro che può così iniziare la nuova stagione nella sua squadra del cuore a titolo definitivo e senza la pressione di essere uno dei trasferimenti più esosi della storia rossonera.
A proposito di differenze: l’estate 2020 per Sandro era scivolata via senza la possibilità di allenarsi e prepararsi causa Covid e relativi guai fisici. Affrontare l’enorme salto dal Brescia al Milan, le aspettative e soprattutto la concorrenza con due totem come Kessie e Bennacer, il tutto senza un’adeguata preparazione fisica, ha creato molti problemi al giovane azzurro che ha di fatto vissuto una stagione da comprimario e con nuvole sempre più scure ad avvolgere il suo status e il suo futuro in rossonero. La stagione 2021 è quella della svolta. La preparazione scivola via senza problemi e Pioli ritrova un Tonali maturo e consapevole delle sue qualità, messe in evidenza già dalle amichevoli soprattutto con la grande prova contro il Real Madrid.
I guai fisici di Bennacer e Kessie lanciano subito titolare il numero 8 nelle prime uscite di campionato. Il lavoro di Pioli esalta le qualità di Sandro che è il “Tuttocampista” del Milan di questo inizio di stagione. Tonali è il regista della squadra ma è anche il primo recuperatore di palloni. Nella scia di quanto fatto vedere l’anno scorso, soprattutto nella fase finale di campionato, il Milan imposta a 3 in difesa facendo abbassare il play di turno e Tonali è stato perfetto in fase di avvio di manovra. Una macchina da 7 in pagella che ha aggiunto anche incisività in zona offensiva: gol contro il Cagliari, assist contro la Juventus e doppio assist nella pausa nazionali. Un “Tuttocampista“, appunto. E per l’autostima non guasta il duello stravinto allo Stadium contro il molto più celebrato collega Manuel Locatelli.
Quando si giudica un ragazzo di 19 anni bisogna sempre usare cautela. Negli ultimi 12 mesi il nome di Sandro Tonali è stato spesso accompagnato da parole come: flop, bidone, sopravvalutato, strapagato. Si criticano spesso le squadre della Serie A che non lasciano spazio ai giovani ma agli stessi giovani, quando viene data una chance, non viene concesso il minimo margine di errore. Un atteggiamento sbagliato e incomprensibile che il Milan per fortuna non ha adottato. Pioli, Maldini e Massara non hanno avuto il minimo dubbio nel confermare Tonali, questa volta a titolo definitivo, e ora si godono il frutto del lavoro di un anno. Un percorso difficile, come giusto che sia per un ragazzo talentuoso ma anche molto giovane, ma necessario per compiere il salto di qualità. Tonali è un giocatore da Milan, un giocatore che si è preso il Milan. Il suo Milan. “Colpa delle favole“, Sandro.
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