25 Novembre 2016 - 12:48

Sei mesi di Unioni Civili: a sposarsi coppie insieme da una vita

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Unioni Civili: sei mesi e quasi mille coppie omosessuali dopo, ecco i risultati della legge rivoluzionaria che ha permesso all’Italia di compiere un piccolo passo verso l’emancipazione

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Sei mesi di Unioni Civili, dopo anni di lotta, di relazioni vissute nell’ombra. Finalmente l’Italia è riuscita a dare un piccolo segnale di avanzamento verso una modernità che ormai molti paesi europei hanno già raggiunto. E chi ben comincia è a metà dell’opera.

La legge è stata approvata lo scorso 11 maggio, ed entrata in vigore il 5 giugno di quest’anno. 

Ecco che sei mesi dopo l’approvazione della Legge Cirinnà si cominiciano ad avere i primi responsi di questo piccolo progresso: in tutta Italia quasi mille le coppie omosessuali che hanno sugellato il loro amore, e la bandiera arcobaleno svetta sulla Regione Lombardia, che ne conta quasi cento.

Il dato che accomuna tutti coloro che hanno richiesto di farsi unire civilmente da Chiara Appendino, Ignazio Marino durante il suo mandato, e la stessa Monica Cirinnà, è l’età elevata: 50, 60, ma anche 80 anni ciascuno, che hanno condiviso dai 30 ai 50 anni ed oltre della loro vita insieme.

Questa legge è stata per loro il simbolo di una parità raggiunta dopo umiliazioni e vessazioni, una vittoria sulla crudeltà e l’intolleranza. Ciò che forse fa pensare, è che ci sia stato bisogno di battaglie e sacrifici -purtroppo, anche di vite umane- per sancire un’uguaglianza che sarebbe dovuta essere naturale. 

L’amore vince, e con esso l’evoluzione che sta iniziando a permeare la società: se ne stanno interessando infatti i mass media, come accade con il programma di RaiTre che ha riscosso un grande successo; “Stato Civile”. 

Nonostante la positività di questo circolo, però, in città come Roma molte coppie non desiderano esporre le pubblicazioni -che tuttavia la norma non contempla come necessarie- , e mantenere una certa riservatezza riguardo alla loro regolarizzazione. C’è ancora tanta paura, e tanta prudenza, perchè le vecchie abitudini sono dure a morire.

Chi ben comincia, è vero. L’importante, almeno. è cominciare. [ads1]