26 Giugno 2015 - 23:40

Sergio Mattarella: “Alzare il livello di allerta”. Le risposte dei partiti

Il monito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella viene accolto in maniera differente dai vari partiti con “mini-polemiche” fra i vecchi alleati Alfano e Salvini

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Gli attentati di Lione, Susa e Kuwait hanno totalmente destabilizzato l’ambiente europeo che, in preda al panico per la brutalità degli avvenimenti, sta cercando di adottare provvedimenti tali da evitare il peggio anche in altre Nazioni.

Sergio Mattarella: "Alzare il livello di allerta". Le risposte dei partiti

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Nel nostro Paese a lanciare l’allarme è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha dichiarato: “In Italia è necessario mantenere e alzare al massimo l’attenta azione di vigilanza e di prevenzione che viene svolta per la sicurezza dei cittadini. A questo scopo ci si deve augurare che alle polemiche si sostituiscano spirito di coesione e compattezza, come nel nostro Paese si è stati capaci di fare nei momenti più difficili: la divisione e la paura avvantaggiano il terrorismo e sono il suo obiettivo”. 

Il monito lanciato dal Presidente, però, è stato solamente in parte ascoltato in quanto le dichiarazioni hanno scatenato vari distinguo ed anche botta e risposta fra le diverse fazioni presenti.

Il primo ad intervenire è stato il Ministro degli interni Angelino Alfano, il quale riferendo che il livello di allerta in Italia è alto ha anche evidenziato come la lotta al terrore può essere vinta solo se non si viene condizionati dalla paura.

A questa dichiarazione è seguita anche una “mini – polemica” (alquanto strana dato il feeling avuto fino allo scorso anno con il “carroccio”) con la Lega e il suo leader Salvini, accusato di strumentalizzare l’immigrazione per diffondere il “terrore” nella popolazione.

Il leader della Lega Nord ha risposto utilizzando Fb (“Ci hanno dichiarato guerra? Controllare le presenze e i luoghi di ritrovo islamici in Italia. Ritirare le truppe Nato dai confini con la Russia, e dislocarle in Nordafrica e in Medioriente. Ritirare buona parte dei soldati italiani in missione nel mondo. Bloccare ogni sbarco sulle coste italiane, e difendere i confini. Siete d’accordo?”) considereando, però, le ormai solite “armi propagandistiche” che tendono a minimizzare il problema dell’immigrazione e ad associarlo, puntualmente, al fondamentalismo religioso.

Sulla stessa lunghezza d’onda sono, invece, il Presidente del Consiglio Renzi e la rappresentante Ue per la politica estera Federica Mogherini che, dopo aver espresso il loro cordoglio per gli attentati, hanno affermato che gli stessi sono riusciti ad unire maggiormente le popolazioni anzichè dividerle.

Infine, a chiudere il giro di interventi sono stati i parlamentari del M5S che, pur considerando l’Italia un paese a rischio date le possibili “cellule terroristiche” presenti sul territorio nazionale, hanno anche messo in guardia la politica e l’intera opinione pubblica, date le passate dichiarazioni (e non solo della Lega Nord), da possibili sentimenti islamofobi e “Futili ed ottuse generalizzazioni politiche”.

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