Per molti potrebbe essere considerato un campionato bizzarro, sicuramente atipico per come viene inteso il calcio in Italia. La Serie A 2022/23 sta vedendo cadere quasi tutte le certezze calcificate ormai all’interno di essa, con le sue squadre istituzionali che non riescono a ripetere cioè che per loro è stata la normalità. Le “grandi del Nord” hanno dominato nel Belpaese da quando il pallone ha iniziato a rotolare nei nostri campi, alternando annate in cui poteva apparire una Cenerentola del Sud.
Quello che fa specie oggi non è il cammino del Napoli di quest’anno, con consecutiva vittoria del suo terzo scudetto. Cioè che ribalte le regole fin’ora consolidate del gioco è il rovescio improvviso delle gerarchie in Serie A. Tre squadre su tutte hanno conquistato le prime quattro posizioni, tre sorelle in continuo conflitto per il potere in Italia: Juventus, Inter e Milan.
Di queste tre, solo quest’ultima si trova in zona Champions League alla trentesima giornata. Il Milan cerca di trovare continuità, ma il percorso in Europa sta sicuramente impegnando la rosa e le energie psicofisiche dei suoi elementi più importanti. Si potrebbe dare la stessa scusa anche ai nerazzurri, ma la loro discontinuità e resa incondizionata ha fatto ormai capire come il progetto della prossima stagione dovrà essere sicuramente cambiato. Per la Juventus invece i risultati ci sono stati, ed anche decisivi. In classifica quello che adesso sta decidendo sono i -15 punti di penalizzazione per il caso Prisma.
E dunque chi ne sta approfittando in questa Serie A della resa del Nord? Il Mezzogiorno. Napoli, Lazio e Roma sono ai vertici di un campionato opposto a quello degli visto negli ultimi 20 anni. La capolista è talmente avanti che addirittura può permettersi di compiere tutti i passi falsi che vuole. Ormai è assicurata già da tempo la vittoria del suo terzo scudetto e tutta Napoli non aspetta altro. Le romane invece rappresentano forse la sorpresa più grande di questo finale di stagione: la Lazio è attualmente la squadra più in forma del campionato, mentre la Roma è diventata un’estensione dell’anima del suo allenatore. Queste tre realtà stanno dissolvendo in Italia quella che era considerabile come legge: il Nord sta vedendo cadere la sua potenza a favore del Mezzogiorno.
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