La Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger si celebra oggi, 18 febbraio.
L’Asperger Day nasce con lo scopo di sensibilizzare le persone facendo conoscere tutti i sintomi e le origini di questo particolare disturbo dello spettro autistico. Come ormai da qualche anno, la giornata viene celebrata proprio in occasione del compleanno di Hans Asperger. Quest’ultimo è il pediatra austriaco che descrisse per la prima volta i sintomi di questa patologia.
Definire la sindrome di Asperger non è semplice, ma volendo offrire una prima identificazione, possiamo usare quella fornitaci dal DSM-5 (Manuale Diagnostico-Statistico dei Disturbi Mentali, versione aggiornata del 2013): disturbo dello spettro autistico. Infatti fino ad un certo punto i criteri diagnostici usati per l’autismo si sovrappongono a quelli che definiscono la sindrome di Asperger. Cosa significa? Che le persone con la Sindrome di Asperger presentano alcune caratteristiche e manifestano alcuni comportamenti afferenti all’autismo, specificando che: avere la sindrome di Asperger non significa essere “malati di mente”, ma avere un cervello che funziona in modo differente rispetto ad uno “neurotipico”, e dunque essere “neurodiverso”.
Le cause di questa sindrome non sono ancora del tutto conosciute. È molto probabile che l’origine sia multifattoriale, cioè che siano tanti i fattori a entrare in gioco nel determinare questa sindrome. Alcuni studiosi hanno ipotizzato una predisposizione genetica, in considerazione della ricorrenza dei casi all’interno di alcune famiglie. È stato inoltre ipotizzato che l’esposizione a fattori tossici durante le prime settimane di gravidanza possa alterare il normale sviluppo del sistema nervoso centrale del piccolo e predisporre alla sindrome. A tal proposito, però, ancora oggi non esistono dati scientifici certi.
Gli “aspie” dimostrano spesso delle doti fuori dal comune ed hanno la capacità di essere molto focalizzati e sistematici sul loro obiettivo. Tra le grandi personalità che pare soffrano (o abbiano sofferto) di Asperger, si trovano nomi conosciutissimi nei tempi moderni, come Steve Jobs, Mark Zuckerberg, Tim Burtron e Greta Thunberg, ma anche geni della storia come Alan Turing, Darwin, van Gogh, Albert Einstein, Tim Burton, Hichcock e addirittura Michelangelo Buonarroti.
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