9 Febbraio 2021 - 12:58

Social, patentino web: il 55% degli adolescenti è a favore

Clubhouse

Secondo un sondaggio, il 55% degli adolescenti è a favore dell’introduzione di un patentino web. Formare i più giovani per un utilizzo sicuro dei social

Non è difficile, per coloro che praticano l’immenso e difficile mondo dei social, imbattersi in profili di bambini che pubblicano, da veri e propri produttori mediali, contenuti anche di dubbia natura. Proprio negli ultimi giorni, e come, purtroppo, è spesso accaduto, fatti di cronaca vedono protagonisti dei giovanissimi che, per portare avanti le “challenge” tanto in voga, hanno perso la vita. Per questo motivo è stato condotto un sondaggio da parte di Generazioni Connesse (il Safer Internet Center Italiano, coordinato dal MIUR) per conto della Polizia di Stato, che ha analizzato la volontà degli adolescenti di inserire un patentino web. Si tratta di un vero e proprio certificato da conseguire a seguito di corsi di formazione per un corretto e sicuro utilizzo delle piattaforme web e social. Il sondaggio è stato curato anche grazie a Skuola.net, l’Università degli Studi di Firenze e l’Università La Sapienza di Roma.

Dei 2.475 adolescenti delle scuole secondarie che hanno partecipato allo studio, uno su quattro si è dichiarato favorevole all’introduzione del patentino che, per alcuni, dovrebbe anche essere obbligatorio specialmente per i nativi digitali alla prime armi con il mondo mediale e digitale. Un altro quesito, di nuovo sulla base dei recenti fatti cronaca, riguarda l’età minima di accesso ai social e le modalità con cui questa debba essere confermata. Per il 40,5%, l’età minima dovrebbe essere fissata a 14 anni, il 14,5%, invece, propone di aspettare i 16. Il 22% fissa la quota minima ad 11 anni mentre una scarsa percentuale attenderebbe addirittura i 18 anni.

Circa un adolescente su 5 propone di raccomandare semplicemente il non utilizzo al di sotto di una certa età, uno su tre propone il controllo di un documento d’identità. Percentuali minori vedono invece nel riconoscimento facciale la strada da seguire. Il motivo che ha spinto questo tipo di analisi risiede il molti comportamenti sconsiderati da parte dei più piccoli i quali non conoscono ancora il mondo e i suoi abitanti e, per questo, possono più facilmente cadere in pericolose situazioni.