8 Luglio 2021 - 16:12

Spalletti si presenta a Napoli: “Voglio una squadra di scugnizzi”

Napoli

Il Napoli presenta in conferenza stampa il nuovo allenatore Luciano Spalletti. Il mister scioglie i dubbi sul mercato e su Insigne

Luciano Spalletti si presenta ai microfoni dei giornalisti nella sua prima conferenza stampa come allenatore del Napoli.

Le parole dell’allenatore

L’allenatore di Certaldo si presenta: “Mi fa piacere ritrovarvi, qualcuno già lo conosco, qualcuno lo conoscerò. Chi è quello più cattivo tra voi?. Iniziamo magari con le curiosità sul ritiro. Stiamo qui per 2-3 giorni per i test, le visite, tamponi Covid. I 7 degli Europei saranno in vacanza e verranno nella seconda parte a Castel di Sangro. Per gli altri si calcola la regola dei 21 giorni e saranno a Dimaro. Mertens? L’ho sentito il giorno prima e dopo l’intervento e mi ha detto che voleva passare a salutare tutti, ma qualche giorno in più l’avrà perché avrà controlli post-operatori”. – così l’esordio di Spalletti in conferenza.

Mister, si lavorerà sulla discontinuità per il potenziale inespresso? Qual è il suo primo obiettivo? 
Il Napoli è forte. Sono curioso di entrarci prima possibile per capire quanto ne è consapevole. Essere forte se non sai di esserlo a volte non completa il comportamento, di questo mi renderò conto strada facendo. Da quando me l’hanno detto, che sarei stato il tecnico del Napoli, non gli ho levato gli occhi di dosso mai, per cui mi piace, mi assomiglia e però bisogna andarci dentro”.

Quanto è centrale Insigne nel suo progetto? Che giudizio ha del suo europeo? 
“Secondo me sarebbe meglio che io parli prima con lui, ma io ne parlo bene (ride, ndr) e non lo turbiamo. Io ci ho parlato con telefono. Gli ho fatto i complimenti dopo un gol in nazionale. Gli ho detto che a me farebbe piacere fare questo percorso con lui al mio fianco. Poi naturalmente ci sono altre questioni nel calcio e quelle le vedremo quando ritornerà.

Gli faccio i complimenti. A lui, Di Lorenzo, per l’europeo spettacolare. Ha fatto vedere più volte il suo marchio di fabbrica e faccio i complimenti anche a Di Lorenzo che è completo, forte fisicamente, presente, che si adatta a fare tutto in maniera di qualità. E pure alla nazionale. Sembra più una squadra che una selezione di calciatori e stanno sempre nell’altra metà campo e non nella propria, molti allenamenti credo siano per fare gol ed un calcio offensivo, perciò complimenti anche se nell’ultima partita abbiamo visto il palleggio della Spagna, che è il migliore, anche se fino a quel momento l’avevamo fatto noi”. – così Spalletti sulla questione Insigne.

Lei non ha parlato in questi anni, è stato protagonista suo malgrado della serie tv su Totti, cosa le ha lasciato quella interpretazione sull’uomo? 
“Sono felice di avergli dato la possibilità di fare una fiction, ma aveva i contenuti per farla anche su di lui. Mi dispiace che non abbia avuto grande successo e sia stata criticato e se me lo dicevano prima io un paio di scene per fargli fare il pieno le facevo (ride, ndr). Io non voglio sottrarmi, poi ci sarà spazio per le cose meno importanti, ma ora c’è una importante, il Napoli ed i suoi calciatori”.

ADL ha detto che l’obiettivo è tornare in Champions, proprio per il futuro del club. Come si pone dinanzi a questa responsabilità? 
“Il presidente ha toccato i tasti giusti, deve mettere a posto i conti e puntare alla Champions. La prima caratteristica è di avere calciatori forti per entrare nelle 4 percéè ci sono grandi squadre, ma è chiaro che sarà la mia ambizione ed ossessione. Napoli ho letto che è la città che ha più napoletani in giro per il mondo ed è già il primo motivo per non restare fuori dell’Europa che conta.

E’ venuto fuori che io terrei tutti quelli a disposizione e sarei contento così, ed era un tentativo anche per fare i complimenti a chi ha creato la squadra che è forte. Poi sappiamo che per contratti in scadenza e Covid e altre questioni il prossimo Napoli qualche conseguenza e sarà differente dai precedenti, ma siamo qui per questo, per costruirne un altro altrettanto forte, i dirigenti lavorano per questo”.

Teme di perdere qualche pezzo pregiato? Che mercato si può costruire per il nuovo Napoli?
Noi dobbiamo essere pronti a vedere quello che succede. Abbiamo delle persone addette ad essere pronte a prepararsi su quello che potrebbe avvenire. Con il presidente ho parlato più volte dopo che ho firmato questo contratto, è chiaro che tra di noi ci si dice qualcosa in più. Ma per il momento non possiamo parlarne. Dobbiamo lavorare in maniera corretta e in maniera seria. Vista la qualità che abbiamo anche al di fuori della squadra, si andranno ad occupare tutte le caselle e tutto lo spazio necessario”. – così Spalletti sul mercato.

Quale aggettivo immagina per il suo Napoli? Il Napoli ha snobbato l’Europa League, quest’anno sarà un obiettivo reale?
“Dobbiamo mettere in campo un calcio che somigli alla città e di cui poi gli sportivi siano orgogliosi. Questo è fondamentale, come aggettivo magari mi potete aiutare voi. Ma mi piacerebbe una squadra sfacciata, di ‘scugnizzi’ che credano nel proprio talento e che vadano a metterlo in campo contro qualsiasi avversario e su qualunque campo.

L’Europa League è una competizione a cui tengo molto, così come la Coppa Italia e il campionato. Tengo molto anche alle partite amichevoli, ogni allenamento mette un premio giornaliero che è piccolo, ma se ti alleni bene per sette giorni è sicuro che poi la partita la giochi meglio. Per cui si parte da lì, io tengo a fare bella figura ogni volta che il Napoli scende in campo. Io, calcisticamente parlando, rappresento Napoli, quindi bisogna fare le cose per bene, senza snobbare nulla. In campagna, l’animale più feroce mette sempre tutta la forza che ha anche per la preda più debole. Non bisogna dosare la forza. Quindi anche nelle amichevoli bisogna fare sul serio”.

Ha seguito il percorso virtuoso della squadra nel girone di ritorno dell’ultimo campionato: secondo lei perché è crollata negli ultimi dieci metri?
“Il presidente ha detto bene precisando che mi aveva contattato a gennaio. Io ho dato la mia disponibilità, aggiungendo che avrei preferito partire dall’inizio della stagione. Secondo me Gattuso ha fatto un lavoro splendido al quale bisogna dare merito. Lui è una persona che conosco bene, so qual è il suo credo calcistico. Lui è un passionale, ci mette sentimento e sa fare il suo mestiere. Per quanto riguarda quello che possa essere successo, io non lo so. È mancato un risultato, ma per arrivare a quel punto sono state vinte tante partite. Si resta fuori anche per la differenza reti, ma il Napoli ha fatto tanto nel girone di ritorno”. – così Spalletti sul finale di campionato.