Standing ovation al Parlamento italiano dopo il discorso di Zelensky
Dopo il discorso di Zelensky questa mattina standing ovation al Parlamento italiano. La gratitudine espressa dal Presidente Ucraino
Questa mattina il discorso del Premier ucraino Volodymyr Zelensky è stato accolto dai parlamentari italiani con un applauso collettivo incluso di standing ovation. Il Premier ha ringraziato l’Italia per il sostegno al popolo ucraino, per l’accoglienza ai numerosi profughi in fuga dai territori di guerra. In Italia sono stati accolti fino ad ora circa 70 mila profughi, mentre sono tantissimi i bambini scappati dall’Ucraina , di cui uno di questi è nato in Italia.
Zelensky chiede ancora più sanzioni verso la Russia, che ha raso al suolo la città di Mariupol, paragonandola alla città di Genova per grandezza e numero di abitanti. Il premier continua mettendo in rilievo l’aspetto ingiusto e massacrante di questa guerra, che sta mettendo in ginocchio un paese sovrano al pari di quello che ha fatto Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale contro i paesi confinanti. Ma l’obiettivo di Putin, afferma Zelensky non è solo quello di appropriarsi dell’Ucraina, ma di entrare in Europa, minacciando i suoi valori e la sua politica.
Dopo il discorso di Zelensky è intervenuto il Premier Draghi, riconfermando l’impegno accanto all’Ucraina per contrastare l’avanzata della guerra con il blocco pari a 800 milioni di euro degli oligarchi russi. Inoltre l’Italia, oltre all’accoglienza dei cittadini ucraini, si appresta a continuare e ad inviare armi per l’esercito e i vari corpi militari.
“Quella del popolo ucraino è una resistenza eroica, l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, la nostra pace e sicurezza” ha affermato il Presidente Draghi. Ma diverse sono state le reazioni alle parole e alle decisioni dei Ministri del Governo Draghi. Salvini è contrario al sostegno all’esercito ucraino per la possibilità di coinvolgere l’Italia in un conflitto, mentre Renzi apprezza la volontà di Zelensky di dialogare e auspica l’individuazione di un mediatore che possa intavolare delle trattative di pace. Bene invece per Enrico Letta e Prodi. Contrario all’appoggio alla guerra in Ucraina da parte dell’Italia anche Vito Petrocelli del M5s.
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