Stasera in tv arriva un film da non perdere assolutamente: Storia di una ladra di libri (The Book Thief). Il film è un kolossal statunitense costato 19 milioni di dollari, distribuito in tutto il mondo, con incassi globali che sfiorano gli 80 milioni. In Italia il successo è stato inferiore alle attese con un incasso di circa due milioni di euro, così come i risultati a livelli di premi non sono stati appaganti.
Il regista Brian Percival si è dovuto accontentare di qualche nomination, mentre nella notte degli Oscar ha corso soltanto John Williams con la strordinaria colonna sonora. Il film è stato girato in Germania, nei luoghi dove si svolge l’azione (Berlino, Görlitz, Studi Babelsberg di Potsdam), gode di una ricostruzione scenografica superlativa e di un’ambientazione d’epoca credibile.
Trasposizione cinematografica del best-seller internazionale di Markus Zusak, La bambina che salvava i libri, scritto nel 2005 e tradotto in tutto il mondo, è la dimostrazione che le buone storie non finiscono mai. Autore, sceneggiatore e regista sono riusciti a scrivere un film emozionante e originale su un argomento sfruttato come la persecuzione nazista ai danni degli ebrei. È davvero un film da non farsi scappare mentre si fa zapping stasera in tv.
Storia di una ladra di libri è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, protagonista del racconto è la piccola Liesel, abbandonata dalla madre, adottata da Hans e Rosa Hubermann dopo la morte del fratello minore. Lisa non sa leggere e non sa scrivere, ma presto colma la sua lacuna grazie al padre adottivo, fino a diventare una divoratrice di libri.
Il film narra l’amicizia intensa che nasce e si consolida tra Lisa e il biondo Rudy, atleta promettente e spasimante della bambina sin dal primo momento. Lo scoppio della guerra mostra tutto l’orrore dell’ideologia nazista con gli squadristi che organizzano falò di libri.
La famiglia di Lisa rischia perché nasconde in casa un giovane ebreo, Max, che stringe con la ragazzina un’amicizia fraterna. Sarà proprio Max a far crescere in Lisa l’amore per la lettura e per la scrittura, stimolandone la creatività. Finale tragico, ma il regista lo imposta con leggerezza, senza virate melodrammatiche. Ricorre allo stratagemma della morte – voce narrante che accompagna lo spettatore sin dai primi (straordinari) piani sequenza della pellicola.
Un film toccante ed emozionante ci accompagnerà stasera in tv.
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