Stati Uniti, sparatoria in ufficio pubblico in Virginia: 13 vittime
L’attentatore dell’ufficio pubblico negli Stati Uniti è stato subito ucciso. Era un impiegato come gli altri. Sono ancora ignoti i motivi del gesto
Un gesto folle, che ha portato a tredici morti e tre feriti. Questo è il bilancio della folle sparatoria avvenuta ieri pomeriggio in Virginia, dopo le 16 (22 ora italiana), in un ufficio municipale negli Stati Uniti. L’autore del fatto era un impiegato pubblico come gli altri. All’improvviso, quest’ultimo ha aperto il fuoco all’impazzata verso i suoi colleghi. Successivamente, è stato ucciso dagli stessi agenti, i quali hanno cercato prima di fermarlo.
“Sembrava una scena di guerra. L’uomo è entrato in uno degli edifici del complesso municipale di Virginia Beach e ha iniziato a sparare indiscriminatamente su tutte le vittime.” ha spiegato in conferenza stampa il capo della polizia della città, James Cervera.
Il bilancio è disastroso. Una vittima è stata uccisa fuori, nel suo veicolo, mentre le altre sono state trovate su tutti e tre i piani dell’edificio.
Il killer era armato con una Calibro 45.
“A causa del rumore degli spari, i quattro poliziotti che hanno risposto sono stati in grado di localizzare il punto in cui si stava consumando la strage e posso dirvi che è stata una lunga battaglia.” ha poi detto Cervera.
Il sindaco Bobby Dyer si è detto scioccato per quanto successo: “È il giorno più devastante nella storia della città. Le persone coinvolte sono nostri amici, colleghi di lavoro.”
A criticare la sparatoria, tra i democratici, è stato il senatore Bernie Sanders: “I giorni dell’NRA che controlla il Congresso e scrive le nostre leggi sulle armi devono cessare. Il Congresso deve ascoltare il popolo degli Stati Uniti e approvare la legislazione sulla sicurezza delle armi. Questa ondata di violenza deve finire.“
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