11 Aprile 2020 - 16:04

“Stoner” di John Williams: l’incredibile storia di un uomo qualunque

stoner john williams

Il romanzo dell’autore americano che alla prima pubblicazione aveva venduto circa duemila copie, è diventato un caso editoriale

“Stoner” è stato pubblicato per la prima volta nel 1965 con scarsi risultati. Successivamente, più di quaranta anni dopo, il passaparola ha trasformato questo romanzo in un miracolo editoriale. Ma come è stato possibile?

John Williams descrive la vita di un uomo mediocre. William Stoner ha un’esistenza ordinaria: è un professore che non ha mai viaggiato, infelicemente sposato e con un difficile rapporto con la sua unica figlia. Tutta la narrazione, puntuale e scorrevole, ci trasporta nel percorso di vita di quest’uomo senza sogni e ambizioni particolari.

Stoner abbandona le sue origini contadine per inseguire quella che è la sua unica passione. Quell’amore per la letteratura che aveva sempre nascosto perché considerato illecito e pericoloso, inizia pian piano ad esprimersi con orgoglio.

Sullo sfondo prende forma il mondo universitario americano di inizio novecento. Stoner prova indifferenza verso tutto ciò che di più grande di lui stravolge la realtà, non prendendo mai posizione. La sua vita attraversa avvenimenti epocali come le due guerre mondiali e la crisi economica del 1929 ma lui resta immobile nella sua quotidianità, accontentandosi del suo microcosmo. Subisce gli eventi senza provare a cambiare nulla.

La risposta al successo clamoroso del romanzo è da ricercarsi in una fondamentale certezza: “c’è uno Stoner in ognuno di noi”. In un modo o nell’altro le domande senza risposta che permeano la vita di William Stoner sono le nostre. Siamo tutti protagonisti ed eroi della nostra normalità.

L’unico mezzo di fuga sembrerebbe essere la scoperta attraverso l’amore. Dobbiamo tutti innamorarci per capire come siamo fatti: L’amore non è un fine ma un processo attraverso il quale una persona tenta di conoscere un’altra”. Eppure anche in questo caso, in amore, è importante cercare di non diventare schiavi dell’abitudine.

John Williams con la sua narrativa travolgente ci trasporta nella vita di quest’uomo consegnandoci un’avvincente verità: è nell’ordinario che risiede lo straordinario. Perché anche dalla storia più silenziosamente mediocre, se trattata con attenzione, può nascere una grande ed unica esperienza letteraria.