Strage di Erba, si torna in aula: prove contro Olindo e Rosa
Nuovi elementi contro Olindo e Rosa saranno revisionati in Aula. Intanto, la Corte d'Appello ha ammesso il ricorso della strage di Erba
Una novità fondamentale. L’istanza di revisione del processo presentata tramite le difese di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva dopo aver ucciso Raffaella Castagna, il piccolo Youssef, Paola Galli e Valeria Cherubini, è stata ufficialmente accolta. La Corte d’Appello di Brescia, infatti, ha dato assenso nei confronti della richiesta di revisione del processo riguardante la strage di Erba. Tutto sarà, dunque, rinviato al 1° Marzo.
Nel corso della prima udienza, fissata per quella data, si presenteranno le parti e si discuterà di quali nuove prove o testimonianze ammettere. Al termine dell’udienza i giudici decideranno in merito all’ammissibilità o meno della richiesta. L’esito potrebbe comportare una revoca della condanna di Olindo Romano e Rosa Bazzi con una conseguente assoluzione. Le nuove prove proposte dalle difese verterebbero molto sulle consulenze prodotte, che metterebbero in discussione l’intero impianto accusatorio. Molte prove sarebbero state raccolte grazie a tecnologie sviluppate dopo il 2010, ed è pertanto necessario un aggiornamento.
Sulla base delle nuove consulenze viene messo in discussione il riconoscimento di Olindo da parte dell’unico sopravvissuto e quindi unico testimone, Mario Frigerio. Nella strage di Erba, dunque, sarà richiesta anche una rivalutazione delle confessioni di Rosa Bazzi ed Olindo Romano anche sulla base dell’analisi delle loro personalità, sul loro stato psichico e la loro predisposizione alla suggestionabilità.
Le risultanze delle nuove consulenze metterebbero in discussione anche la ricostruzione della dinamica dell’omicidio di Valeria Cherubini che non potrebbe essere stata in grado, a causa delle lesioni riscontrate, di gridare aiuto, a causa di un taglio che le ha reciso la lingua.
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