Stranger Things, tutte le anticipazioni sulla terza stagione
In un solo articolo tutto quello che dobbiamo aspettarci da Stranger Things 3: “la stagione più cupa della serie”, anticipa il produttore Shawn Levy
Ricordate il teaser che a sorpresa ci annunciava il rilascio della terza stagione di Stranger Things per l’estate prossima, quello in cui Hawkins sembrava aver dimenticato democani e mostri affini per avventare il nuovo centro commerciale Starcourt?
Bene, dimenticatelo. Perchè se è vero che nella terza stagione della serie dei fratelli Duffer non mancheranno momenti di leggerezza quantomeno surreale, è anche vero che la prossima sarà anche “la stagione più cupa e più dark” della serie bandiera del genere sci-fi su Netflix.
La scomparsa di Barbara sarà un “colpo da prima pagina”?
Almeno questo è ciò che anticipa il produttore Shawn Levy che poi non esita a far riferimento alle pellicole cult che ispireranno questo nuovo capitolo di Stranger Things, uno su tutti il film del 1985 Fletch – Un colpo da prima pagina, storia di un giornalista che sotto mentite spoglie cerca di sgominare un traffico di droga.
E il fil rouge è presto individuato: come reagirà la comunità di Hawkins ai retroscena sulla scomparsa di Barbara, dopo l’indagine di Nancy e Jonathan coaduvati da un giornalista sui-generis?
Padre e figlia
Un’altra affascinante linea narrativa sarà costituita dall’evoluzione del rapporto tra Jim Hopper e Undici che, stando alle dichiarazioni rilasciate da David Harbour a Hollywood Reporter sarà ancora più complicato:
“Eleven e’ nel periodo dell’adolescenza e per jim e’ difficile capire i suoi cambiamenti. quasi piu’ difficile che combattere i mostri di hawkins”
Riguardo ad una auspicabile storia d’amore tra il suo personaggio e Joyce Byers (interpretata da Winona Ryder), Harbour ha confidato:
“Hopper e Joyce sono come pezzi di un puzzle che non possono sopportarsi a vicenda ma che non possono non stare insieme.
Non mi dispiacerebbe vederli insieme”
Chi sei, Hopper?
La terza stagione di Stranger Things potrebbe anche farci scoprire qualcosa di più su questo poliziotto un pò burbero ma che ha subito conquistato tutti con la bontà del cuore e delle intenzioni: “Di lui sappiamo poco”, dice Harbour, “E’ stato in Vietnam, per esempio. Mi piacerebbe capire se e quanto questa esperienza lo abbia cambiato“.
Dunque, niente più mostri a Hawkins? “Sarebbe impensabile”, chiosa il produttore Shawn Levy, “Il mostro che terrorizza la cittadina dell’Indiana assumerà nuove, spaventose forme”.
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