“Stupido”: testo e significato del brano di Will per Sanremo 2023
"Stupido": testo e significato del brano di Will per Sanremo 2023. Scopriamo, insieme, tutti i dettagli
Will parteciperà alla alla 73esima edizione del Festival di Sanremo. Scopriamo, insieme, il testo e il significato del brano “Stupido”.
Il significato del brano
“Stupido è un brano in cui tutti si possono ritrovare – dichiara Will – a molti di noi è infatti capitato almeno una volta nella vita di sentirsi stupidi, facendo delle cose stupide anche per amore. Il tema principale di stupido ruota attorno alle molteplici declinazioni e sfaccettature dell’amore, inteso nella sua accezione più universale. Il brano racconta di storie e intrecci d’amore in cui ci siamo persi e ritrovati, quell’amore che, proprio per le emozioni di cui ti nutre in alcuni momenti della giornata quando ti fermi a pensare ti fa sentire “piccolo” e in altri ti fa sentire un “gigante”.
L’artista si è raccontato a Zon.it
Durante la conferenza stampa l’artista si è raccontato a Zon.it. Alla domanda:
« Ciao Will! Prima hai menzionato Fabrizio De Andrè e quindi ti chiedo: quale canzone di questo meraviglioso cantautore ami maggiormente? »
Will ha risposto:
« Allora, non c’è una canzone che amo di più o di meno però se ti devo dire una canzone che io ho in mente e che mi ricorda proprio dei momenti precisi della mia infanzia è “Bocca di Rosa” perché mia zia è la fan numero uno e penso l’abbia ascoltata miliardi di volte. Quando andavo a casa sua mangiavo sei- sette panini con il salame e lei cantava “Bocca di rosa” all’infinito. »
Stupido – Will
La nostra storia non è andata come pensi tu
Ti mentirei se ti dicessi non ti penso più
Io in verità mi sono perso
Per me sei il mare aperto
E l’odio è una corrente che ci tira giù
Ti chiedo scusa se poi annego in una lacrima
Ma non riesco a voltare pagina
Parole parole non bastano, siamo occasioni che passano,
Siamo dolori che canterò, so che se torni non basterò
Siamo ferite che ballano, io non sopporto chi parla no,
Siamo dolori che canterò e so che se torni non basterò
Ma a volte io mi sento stupido
Volevo tutto il pianeta stringerlo in una mano
Volevo fare il poeta, ora l’essere umano
E divento pure un po’ banale
Come dirti che se non ci sei non so che fare
E poi ti chiamo subito
Ma dubito che tu voglia rispondermi
Ora che non sei più parte di me
Ora mi chiedo che cosa farai da grande
Ormai ti vedo andare sempre più distante da me
E so che forse tu lo trovi divertente, ma non mi è rimasto niente,
Se non qualche ricordo di noi
Il tempo può andare all’indietro se vuoi
Anche se
Parole parole non bastano, siamo occasioni che passano,
Siamo dolori che canterò, so che se torni non basterò
Siamo ferite che ballano, io non sopporto chi parla no,
Siamo dolori che canterò e so che se torni non basterò
Ma a volte io mi sento stupido
Volevo tutto il pianeta stringerlo in una mano
Volevo fare il poeta, ora l’essere umano
E divento pure un po’ banale
Come dirti che se non ci sei non so che fare
E poi ti chiamo subito
Ma dubito che tu voglia rispondermi
Ora che non sei più parte di me
E a volte io mi sento stupido, ma ruberò le lacrime che ti porta via il vento
Lo sai come mi sento, perché so che mi senti, nel pieno della notte
Mi tremerà la voce, darò la colpa al freddo
E non tornerò
E divento pure un po’ banale
Come dirti che se non ci sei non so che fare
E poi ti chiamo subito
Ma dubito che tu voglia rispondermi
Ora che non sei più parte di me