14 Agosto 2016 - 16:34

Le supercattive di Suicide Squad arrivano al cinema

Suicide Squad

Ieri, 13 agosto, è stato rilasciato nelle sale italiane Suicide Squad, film tanto atteso perché considerato il seguito di Batman v Superman: Dawn of Justice, uscito in Italia nel mese di marzo scorso

[ads1]

Nel film Suicide Squad ritornano sulla scena come protagonisti i cattivi: delinquenti addestrati e capaci di uccidere con estrema facilità accompagnati da metaumani con poteri straordinari.

Tutta la storia si allaccia a quella del film precedente. Superman è morto per salvare il mondo degli esseri umani, e viene osannato al suo funerale come un tipico eroe americano. Nonostante la scena finale faccia ritornare la speranza di una sorta di resurrezione del supereroe, in Suicide Squad una senatrice ambiziosa e senza scrupoli organizza una squadra composta di cattivi, capaci di salvare il popolo statunitense e il mondo intero da attacchi alieni.

Fra il manipolo di antieroi spiccano Harley Quinn e Deadshot, interpretati da Margot Robbie e Will Smith. Entrambi hanno una storia forte alle loro spalle, fatta di scelte inconsuete ma allo stesso tempo coraggiose.

La “squadra del suicidio” ha subito una missione da compiere: nell’avventura piena di sparatorie, acrobazie e battute grottesche rivelano un barlume di umanità, tanto da chiederci se i veri cattivi siano proprio loro.

Molta attenzione è stata puntata su Margot Robbie, che ha interpretato il personaggio in maniera fedele rispetto ai fumetti firmati DC. Un difetto però lo si può trovare non tanto nella sua interpretazione, ma proprio nella costruzione del personaggio in sé. Harley è diventata “cattiva” come atto d’amore per Joker, che certamente ricambia, ma non allo stesso modo. La donna, nonostante le sue grandi abilità, è considerata una “bambolina” dal suo amato Joker e da tutti gli altri, quasi a rispecchiare la realtà delle gang criminali statunitensi e non.

Le antieroine sono prima di tutto belle e sensuali. I loro poteri soprannaturali e le loro capacità nel combattimento sono quasi messi in secondo piano. Le uniche donne descritte solamente per le loro azioni, e soprattutto per il loro carattere forte e determinato, sono la senatrice Amanda Waller (Viola Davis) e l’assassina giapponese Katana (Karen Fukuhara).

Insomma, è quasi una prova che il film e la storia narrata nel fumetto siano scritti da uomini e per uomini. Nel frattempo, speriamo che il prossimo Justice League ci mostri qualche (anti)eroina vera.

[ads2]