7 Ottobre 2019 - 12:18

Taglio dei parlamentari, domani discussione e voto finale

taglio dei parlamentari

Atteso per domani il voto sul taglio dei Parlamentari: maggioranza e opposizione fanno fronte comune ma non mancano i malumori

Oggi e domani il Governo giallo-verde si gioca la sua prima, grande prova di tenuta e credibilità: nella giornata di martedì, infatti, il Parlamento sarà chiamato ad esprimersi sul provvedimento bandiera del programma del Movimento 5 Stelle: il taglio dei Parlamentari.

Trattandosi di una riforma costituzionale, il provvedimento, per passare, ha bisogno che la maggioranza assoluta di Deputati e Senatori si esprima a favore.

Per questo, in queste ore si sprecano da più parti gli appelli al coraggio; in particolare Di Maio lancia una bordata a quanti caldeggiano la possibilità di disertare l’appuntamento con l’Aula: “Gli manderemo a casa una poltrona. A ricordo di quando in un momento storico hanno scelto la poltrona anzichè il cambiamento“.

A dire il vero, maggioranza e opposizione sembrano intenzionate a fare fronte comune: Matteo Salvini della Lega ha annunciato che i suoi voteranno sì, nonostante disertino da un pò le sedute del Parlamento per protestare contro l’erogazione del reddito di cittadinanza all’ex Br Federica Saraceni. Riscontro positivo anche da Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni che ricorda a Grillo (al veleno anche contro di lei sul Blog delle Stelle) come il suo partito sia stato il primo a sostenere il taglio dei Parlamentari nonostante si trovasse all’opposizione.

I nuovi numeri

Il taglio dei Parlamentari punta a sgombrare le due Camere di 345 poltrone complessive; 230 tra i Deputati (si passerebbe da 630 a 400) e 115 al Senato (da 315 a 200)

Dopo il voto, il provvedimento potrebbe essere operativo già da domani, a meno che 1/5 dei Parlamentari, cinquemila elettori o cinque Consigli Regionali non decidano di chiedere un referendum confermativo, che allungherebbe i tempi di almeno sei mesi.