Taglio dei parlamentari, raggiunto il quorum per il referendum
La riforma per il taglio dei parlamentari si è ufficialmente bloccata. La norma approvata non può entrare in vigore a Gennaio. Il Senato deposita la firma
Tutto da rifare. Niente taglio dei parlamentari, almeno per ora. La firma numero 64, quella decisiva, è di Francesco Giacobbe, esponente del PD eletto in Australia. I senatori hanno ufficialmente raggiunto il quorum adatto (ovvero un quinto dell’intero numero) necessario ad avviare il referendum sulla riforma tanto voluta dal Movimento 5 Stelle. Ma è stata fondamentale un’accelerazione che, in questi giorni, ha coinvolto anche alcuni esponenti di punta di Forza Italia.
Maurizio Gasparri, Lucio Malan e Antonio De Poli, infatti, sono stati i principali fautori per l’istituzione del referendum sul taglio dei parlamentari. Le sottoscrizioni, custodite in un ufficio di Palazzo Madama, dovrebbero essere trasmesse nelle prossime ore in Cassazione. A meno di colpi di scena, si blocca l’iter per l’entrata in vigore della legge. Due soli esponenti della Lega hanno firmato, entrambi ex pentastellati: Ugo Grassi e Francesco Urraro. E tre senatori attualmente nel Movimento che è stato il primo sponsor: Giarrusso, Di Marzio e Maricotti. Tra di loro, vi sono anche personalità come Emma Bonino, Gregorio De Falco ed Elena Fattori.
Il risultato ottenuto rafforza le speranze di chi punta su elezioni anticipate. Naturalmente, tra di essi c’è Matteo Salvini, che ha dichiarato: “Sono d’accordo sui referendum in generale, ho votato quella riforma. Ho letto poco fa che sono state raggiunte le firme sufficienti di parlamentari per indire quel referendum. Quando i cittadini confermano o smentiscono una riforma approvata dal Parlamento secondo me è sempre la scelta migliore.“
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