Tav e Tap: l’ennesima divisione del Governo
Continua il dibattito tra Lega e Movimento 5 Stelle per la Tav e la Tap. Di Maio parla di coesione, ma la Lega si attesta su altre posizioni
Nell’ultima settimana prima delle ferie estive, il dibattito tra Lega e Movimento 5 Stelle si inasprisce. Il motivo? Le grandi opere. Tav e Tap sono al centro di un nuovo duello di Governo. Se la Lega si dice favorevole, il Movimento 5 Stelle si divide tra attendisti (come Danilo Toninelli e Riccardo Fraccaro) e scettici (come Barbara Lezzi).
A proposito di Tav e Tap, è intervenuto il vicepremier Luigi Di Maio a stemperare un po’ la tensione: “Sono estremamente fiducioso che Lega e M5S trovino un’intesa. Io e Salvini ci capiamo al volo, la Lega è sempre stata leale e l’esecutivo è coeso. Il M5S non ha un pregiudizio sulle grandi opere, ma va ricordato che si tratta di spendere 10 miliardi per andare da Torino a Lione in un paese in cui spesso i cittadini non hanno autobus, strade e metro nelle periferie.”
Ma il disaccordo di ieri è culminato in un botta e risposta tra Salvini e il ministro per il Sud. Il ministro ha risposto su Facebook a Salvini: “Caro Matteo Salvini, in Italia servono le infrastrutture ed in particolar modo ne hanno estremo bisogno il Sud e le aree interne del Centro-Nord. Strade sicure, ferrovie, scuole, ricerca, università, bonifiche, anti-dissesto idrogeologico, energia pulita. Questi sono gli investimenti che L’Italia aspetta.”
Il leghista ha replicato: “Le infrastrutture servono, io voglio andare avanti. I Cinque Stelle sono gente affidabile, concreta, con voglia di fare bene le cose. Ma su qualche cosa dobbiamo metterci d’accordo.“
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