Terremoto in Ecuador
La zona costiera dell’Ecuador è stato colpito da un violento terremoto di magnitudine 7,8 colpendo principalmente le città di Guayaquil, Portowiejo e Manta
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Attualmente, il numero accertato delle vittime è di 272 persone mentre i feriti sarebbero 2500.
Il sisma, il più forte che ha colpito negli ultimi decenni il Paese, ha avuto il suo epicentro a 27 chilometri a sud-est di Muisne, una zona turistica, a una profondità di 19 chilometri.
Nonostante ciò il vicepresidente Jorge Glas ha escluso l’allerta tsunami e ha disposto lo stato di emergenza in sei province del Paese (Guayas, Manabi, Santo Domingo, Los Rios, Esmeraldas e Galapagos).
Ci sono ancora tantissimi dispersi, sotto le macerie di palazzi, negozi, si scava a mani nude per riuscire a salvare il maggior numero di persone.
La scossa ha distrutto ponti, autostrade, infrastrutture, e per questo è importante aiutare la popolazione dell’Ecuador.
La Caritas Italia ha già stanziato 100mila euro mentre Andrea Cianferoni, portavoce di Oxfam in Ecuador ha dichiarato: “Stiamo partendo per valutare direttamente i bisogni nelle zone colpite, in particolare per quanto riguarda l’accesso all’acqua potabile, le condizioni igienico sanitarie e l’accesso al cibo. Ogni tipo di intervento verrà valutato in coordinamento con le autorità locali e nazionali”.
Il dramma che sta vivendo l’Ecuador non è finito qua; il sisma ha fatto crollare il muro della prigione di El Rodeo, nella città di Portoviejo che si trova a sud dell’epicentro del sisma.
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