The Falcon and the Winter Soldier: un simbolo nero in un’America razzista
The Falcon and the Winter Soldier offre uno spaccato cinico ed accurato sui problemi dell’America e non solo. Ecco la nostra recensione
Finalmente la Marvel che tutti aspettavano. The Falcon and the Winter Soldier rappresenta in pieno l’essenza delle produzioni della casa supereroistica che tanto hanno fatto innamorare i fan. I temi toccati dall’opera sono molteplici ed incredibilmente delicati, ma il modo in cui essi vengono trattati offre non pochi spunti di riflessione.
La trama
La trama di The Falcon and the Winter Soldier è semplice ma decisamente non banale. All’alba di un periodo di rifondazione per l’umanità, post eventi di Endgame, Sam e Bucky (rispettivamente Falcon e il Soldato d’Inverno) sono alle prese con i fantasmi del loro passato. Il primo, sommerso dai debiti, non riesce a reggere il peso dello scudo conferitogli da Captain America; il secondo, in preda ai rimorsi per le atroci azioni commesse nella sua vita precedente, affronta un percorso di redenzione per ritrovare sé stesso. Sullo sfondo fa il suo ingresso in scena un gruppo di terroristi di nome Flag Smashers che ha come unico obbiettivo la distruzione dell’ordine mondiale e l’abbattimento dei confini in virtù di una più giusta uguaglianza tra i popoli.
Il razzismo in The Falcon and the Winter Soldier
Nei meandri di un’America in gran parte razzista e in piena crisi interna si nasconde una figura emblematica: Isaiah Bradley. L’uomo, contattato dagli ex Avengers in cerca di aiuto in quanto supersoldato, è un afroamericano reduce da trent’anni di prigionia e di torture. Isaiah cova una rabbia infinita nei confronti dell’esercito e dello stato a stelle e strisce e le sue parole penetrano come una lama nell’animo di Sam. Può il simbolo della giustizia americana essere rappresentato da un uomo di colore? In The Falcon and the Winter Soldier la risposta non è assolutamente immediata. I rimorsi per le azioni commesse sono tanti e spesso i tentativi di porvi rimedio non sono considerati sufficienti, ma l’importante è perseverare perché il bene trionferà sempre.
Conclusioni
L’opera della Marvel è un autentico gioiellino. In oltre 5 ore di visione la serie offre esperienze pare a quelle dei migliori film della casa fornendo però uno spessore non indifferente a personaggi che, fino a questo momento, hanno avuto meno rilievo. In attesa della nuova serie Loki in uscita l’11 giugno su Disney+ non posso che consigliare questo autentico gioiellino.
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