The Walking Dead: Rick Grimes (finalmente) esce di scena
Dopo quasi dieci anni di militanza in The Walking Dead, Andrew Lincoln lascia la serie. Un sospiro di sollievo per i fan e una probabile rinascita
Il momento è finalmente giunto. Goodbye, Rick Grimes. L’uscita di scena di Andrew Lincoln da The Walking Dead è finalmente avvenuta. Il “finalmente” non è di certo casuale. Questa dipartita, infatti, rappresenta un grandissimo scossone all’interno dell’universo narrativo della serie, ispirata al fumetto di Robert Kirkman.
The Walking Dead, ad oggi, è in netto calo di popolarità rispetto alle prime gloriose stagioni. Il motivo è presto detto: la trama della serie si è adagiata sui soliti classici personaggi, risultando alla lunga monotona e priva di quei colpi di scena di cui una serie horror necessita per uscire dall’anonimato. Pensiamo, per esempio, alla recentissima Hill House di Netflix, il cui punto cardine (oltre che la drammaticità) sono proprio gli jumpscare, adottati sapientemente nella narrazione.
Gli jumpscare erano stati un ottimo strumento usato scientemente anche nelle prime due stagioni della serie AMC, che si è poi imbastardita man mano, col passare degli anni.
Per svegliarla dal torpore, dunque, era necessario uno shock, un “jumpscare umano” in grado di resuscitare le coscienze degli spettatori e invogliarli nuovamente a guardare lo show.
E, in questo, i produttori hanno dovuto usare una sorta di “mossa Kansas City” (per dirla con una citazione di Slevin: Patto Criminale), andando a colpire gli spettatori proprio sul punto più sicuro, quello che rappresentava una roccaforte all’interno della serie. Stiamo parlando proprio di Andrew Lincoln/Rick Grimes.
L’improvviso addio di uno dei pilastri dello show, infatti, ha sortito una specie di shock psicologico nella mente e nei cuori di tutti gli spettatori e gli affezionati di TWD. Ma non è tutto. Infatti, c’è anche chi considera questa dipartita come una vera e propria benedizione per la serie. Perché?
Il leader mancato
Il vero protagonista di The Walking Dead è stato lui. Fin dall’inizio. Addirittura, c’era chi ipotizzava che il finale della serie fosse incentrato su un suo sogno post-mortem. A questo punto, quest’eventualità dovrebbe essere esclusa (a meno di inevitabili sorprese). Attenzione, però: protagonista non vuol dire per forza “capo”.
Fin da subito, Rick si è dimostrato inadatto a gestire le alleanze e i continui nuovi incontri con i personaggi dell’universo della serie. E se il suo momento di maggior cattiveria lo ha vissuto nel periodo della “tirannia Negan”, negli ultimi tempi il personaggio si è adagiato, cadendo nell’anonimato ulteriormente e risultando stantio e sterile.
Non è adatto a gestire il presente, non è adatto ad organizzarsi per combattere le minacce (sempre più discutibili) di una serie che sta scendendo sempre di più negli abissi. Eccentrico, eccessivamente voltafaccia, possiamo dire che Rick Grimes è il leader che lo show si è meritato, ma non quello di cui ha bisogno.
Rifiorire
Tutti, però, sono concordi su una cosa: Rick è stato il vero e proprio cuore pulsante di The Walking Dead. La personalità del vicesceriffo è sempre stata emergente, i suoi sentimenti sono spesso stati quelli ritratti più vividamente. Nonostante questo, però, la serie ha ancora dei leader che non sanno di esserlo, ma potrebbero scoprirlo.
Di chi parliamo? Negan, Carol e Daryl. Perché proprio Negan? Perché il suo ingresso nella serie è coinciso con un ritorno d’interesse incredibile. Un villain con lo charme adatto, capace di contrastare sul piano del fascino lo stesso sceriffo e di dargli filo da torcere fin dall’inizio. Trasformarlo in un eroe potrebbe portare i produttori a vincere la scommessa e a garantire una svolta davvero inaspettata alla serie.
Carol, invece, potrebbe tornare a ricoprire quel ruolo di “girl power” che aveva intrapreso, prima di una mansueta vita di coppia che l’ha ingentilita forse troppo.
Ultimo, ma non ultimo, Daryl, che agli occhi degli spettatori sembra l’erede perfetto, da sempre scudiero del fidato Rick, pronto a prenderne l’eredità e a garantire l’equilibrio e la pace nella comunità.
Attenzione: lo sceriffo resta comunque insostituibile, idealmente, e una grossa lacuna da colmare. Ma ha chi lo sostiene, e con loro The Walking Dead può rifiorire.
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