Thomàs Saraceno, una nuova “Aria” a Palazzo Strozzi
Thomàs Saraceno è al Palazzo Strozzi, dal 22 febbraio, con una mostra che prende il nome di “Aria”, per cambiare punto di vista sulla realtà
Nuova “Aria” a Palazzo Strozzi: dal 22 febbraio la mostra di Thomàs Saraceno aprirà nuovi orizzonti e realtà, per un nuovo rapporto con il pianeta.
La sua ultima opera è Thermodynamic Constellation, una rielaborazione poetica dei suoi esperimenti sulle mongolfiere, capaci di librarsi in volo con la sola energia solare.
Il direttore del Palazzo Strozzi, Alberto Galansi, ha dichiarat su Thomàs Saraceno: “L’arte di Tomàs Saraceno ci fa riflettere su problemi e sfide caratteristiche della nostra era, divenuti sempre più urgenti, come l’inquinamento, i cambiamenti climatici, la sostenibilità, il superamento di barriere geografiche e sociali”.
Aria, come il soffio rigenerante che dà nuova vita. Un insieme di arte, metafore, geometrie e suoni che connettono il cosmo. Ciò, secondo l’artista, avverrà con la fine dell’Antropocene, ovvero l’epoca incentrata sull’uomo.
Quella successiva, l’Aerocene, auspica la sintonia tra le forme viventi. In particolare, l’animale amato da Thomàs Saraceno è il ragno. La sua tela simboleggia infatti la connessione. Così come i giardini volanti e le bolle di sapone, nell’immaginazione di un mondo parallelo.
Infatti “33 Carte di Aracnomanzia” e “Oracoli del ragno” sono le opere di punta delle 10 sezioni che animano questa esposizione. Queste saranno protagoniste addirittura di una App creata per poterle ammirare.
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