Torino: un tour tra storia e bagliori contemporanei
Se avete voglia di una vacanza di Ferragosto insolita e fuori dagli schemi, ma soprattutto se siete amanti dell’arte contemporanea, la città perfetta per voi è Torino
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Questa settimana A ZONzo vi propone un percorso inedito tra i portici e le vie trafficate di una metropoli dal gusto nordico e moderno. Se siete soprattutto interessati ad una passeggiata “contemporanea” non potete non fare un salto a Torino durante la Fiera internazionale d’Arte Contemporanea Artissima, che si terrà tra il 6 e l’8 novembre. Per i più romantici invece segnaliamo un altro evento artistico imperdibile, quando i monumenti e le vie della città vengono invase da opere luminose con l’inconfondibile originalità di “Luci d’Artista” (quelle autentiche).
Innanzitutto se potete abbandonate l’automobile. Torino è una città meravigliosa ma è anche un groviglio di strade e semafori che farebbero impazzire anche il guidatore più esperto. Per muoversi vi è una gran varietà di mezzi pubblici: tram, autobus e treni che vi permetteranno di raggiungere le vostre mete senza particolari stress. Fin dal principio sarà facile notare come tutto il tessuto urbano sia intriso dal peso storico della famiglia sabauda: palazzi, vie e monumenti sono infatti dedicati alla famiglia reale dei Savoia, i quali fecero di Torino dapprima la capitale del Regno di Sardegna e successivamente, nel 1861, la prima capitale dell’Italia unita.
Tappe fondamentali per un tour canonico tra le vie di Torino sono anche alcuni tra i luoghi più rilevanti per la storia nazionale, come il Museo civico di arte antica Palazzo Madama che si affaccia su Piazza Castello che, insieme al Palazzo Reale e al Palazzo Chiablese, costituiscono il cosiddetto Polo Reale. A pochi metri di distanza vi è poi Palazzo Carignano, sede del primo parlamento italiano e proprio per questo oggi è diventato il Museo del Risorgimento Italiano. Soltanto percorrendo qualche passo oltre è possibile raggiungere la maestosa sede del Museo Egizio, tra i musei dedicati all’arte egizia più completi al mondo (dopo quello de Il Cairo).
Tra le altre bellezze da conoscere vi sono appena fuori il tessuto cittadino la Reggia di Venaria, la Palazzina di caccia di Stupinigi e la maestosa Basilica di Superga. Quest’ultima custodisce anche le sepolture della famiglia reale, oltre ad essere un gioiello architettonico firmato da Filippo Juvarra, dalla cui altura si ha un punto di vista privilegiato per ammirare la città di Torino. Si potrà osservare il sinuoso e placido scorrere dei fiumi Dora e Po, lo svettare dei grattacieli contemporanei, quello della Regione Piemonte firmato Massimiliano Fuksas (205m) e il recentissimo palazzo Intesa San Paolo di Renzo Piano (167m) al quale è possibile prenotare visite (si consiglia in tal caso di farlo con largo anticipo per evitare mancanza di disponibilità).
Torino è sempre stata sede di edifici da record: sicuramente tra le più famose altezze dell’Europa moderna vi è uno dei suoi simboli più consolidati, la Mole Antonelliana (167,5m). La struttura, progettata da Alessandro Antonelli, fu commissionata nel 1863 dalla comunità ebraica cittadina, inizialmente destinata ad essere una sinagoga, fu infine acquistata dal comune e oggi ospita il Museo Nazionale del Cinema.
Per immergervi invece in un’esperienza totalmente “contemporanea” si può decidere di concentrarsi unicamente su delle tappe ad hoc: GAM, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Merz, Castello di Rivoli, oltre alle gallerie sparse per la città. Nello specifico A ZONzo ha visitato le meravigliose collezioni della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAM) e del Castello di Rivoli. Quest’ultimo si trova a Rivoli, un comune a circa 20km da Torino, un castello che fu residenza sabauda e che oggi offre un interessante connubio tra antico e moderno. Restaurato a partire dal 1979 con un progetto ideato dall’architetto Andrea Bruno, il museo fu aperto al pubblico nel dicembre del 1984.
Castello di Rivoli è stato uno dei primi musei a presentare una collezione di arte contemporanea in una struttura pubblica, ancora oggi tra le istituzioni più importanti del Paese. L’esposizione si suddivide in due aree ben distinte: negli ambienti dell’antico Castello la collezione permanente e site specific, nella cosiddetta “Manica Lunga” invece gli ambienti di ristoro, bookshop, biblioteca e mediateca, e mostre temporanee. Dislocate tra i vari piani del Castello si trovano una serie di opere site specific (ovvero interamente progettate e realizzate per un ambiente specifico), tra le quali quelle di Sol LeWitt e Daniel Buren. Particolarmente interessante è il continuo dialogo tra l’arte contemporanea e le sale antiche del castello, con affreschi, stucchi e decorazioni policrome che tendono ad esaltare i contrasti e a creare nuovi significati nelle opere esposte. La collezione è strutturata in modo da accogliere sia le tendenze artistiche internazionali sia mettendo in risalto periodi importanti e ormai storicizzati dell’arte italiana come l’Arte Povera e la Transavanguardia.
Di tutt’altro respiro e tenore è invece la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAM), a partire dall’edificio dalle linee moderne fino alla collezione, che tende ad abbracciare un periodo molto più vasto a partire almeno dal XIX secolo. Inaugurata nel 1993, la GAM presenta due piani di esposizione della collezione permanente e un piano interrato destinato alle mostre temporanee, il cosiddetto underground project. Recentemente il museo offre una nuova disposizione delle opere del primo e secondo piano, attraverso una scansione tematica piuttosto che temporale: Infinito, Velocità, Etica, Natura. I quattro temi sono stati suggeriti da personalità provenienti da differenti settori, dalla cultura all’industria, rispettivamente Federico Vercellone, John Elkann, Massimiliano Fuksas, Luciana Castellina.
Questo tipo di approccio ricorda la disposizione adottata dalla Tate Modern a Londra, una modalità nuova di fruire delle opere senza un rigoroso ordine cronologico. Le tematiche a loro volta suggeriscono dei nuovi risvolti a seconda delle opere esposte e si intersecano tra loro con dei continui rimandi. Tra una sala e l’altra, sedendosi sulle panche lungo il percorso, può capitare di imbattersi in ironiche scritte e disegni dell’artista Nedko Solakov che nel 2013 ha invaso la GAM con i progetti site specific Eight Ceilings e Thirteen Benches. Vi consigliamo di aguzzare la vista e di utilizzare le scale per muovervi tra un piano e l’altro del museo, così da poter individuare e catturare le frasi e situazioni dissacranti ideate da Solakov. La riflessione che si nasconde dietro l’approccio giocoso è quella sul museo in quanto istituzione, sulle parole “arte” e “artista”, e sui meccanismi controversi della società attuale. I visitatori sono invitati a fotografare i disegni di Solakov e a condividerli sui social network tramite hashtag #NDM15.
Fino all’8 novembre (in concomitanza con il termine di Artissima) è possibile visitare la mostra Tuttovero, dislocata tra Castello di Rivoli (Manica Lunga), GAM (underground project), Fondazione Sandretto e Fondazione Merz. L’esposizione a cura di Francesco Bonami mette in dialogo le opere delle collezioni delle quattro istituzioni, tracciando una linea ideale dell’arte contemporanea a Torino e in generale in Italia, in bilico tra il fare arte e la sua definizione.
Infine, dopo questo tour tra l’arte e la storia di Torino, si ci potrà rilassare dedicandosi allo shopping tra le vie cittadine, oppure al Lingotto (ex stabilimento Fiat e sede della Fondazione Agnelli). La serata può tranquillamente abbandonarsi in passeggiate lungo il Po, dove dall’aperitivo fino a notte fonda la movida torinese si accende.
A ZONzo vi augura un buon Ferragosto e vi dà appuntamento alla prossima settimana con un altro emozionante viaggio!
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