14 Novembre 2016 - 11:35

Toy Story 2: fino all’infinito ed oltre

toy story

Il sequel della Pixar Animation Studios. 4 anni dopo l’uscita del primo film: ‘Toy Story 2: Woody e Buzz alla riscossa’

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Il ciclo vitale di una casa di distribuzione cinematografica non è per nulla semplice. Nell’ultimo decennio dello scorso anno iniziava quello da molti considerato il Rinascimento Disneyano.  

Per la Pixar, dunque, serviva un altro gran colpo. 

Dopo l’incredibile successo di Toy Story e Bug’s Life, arrivò Toy Story 2.

Ancora una volta lo sceriffo Woody ed il Power Ranger Buzz Lightyear. Una grande avventura road-movie. Ovviamente, in compagnia di tutti gli altri personaggi della prima pellicola. Nel frattempo però, il loro proprietario, Andy, sta pian piano crescendo. 

Si intuisce fin da subito che il clima della pellicola, nonostante le pause comiche e d’avventura, sia molto più matura della precedente.

Temi come l’abbandono, la crescita ed i rapporti tra i giocattoli sono alla base. 

Il sequel segue il filo temporale dello scorso episodio, fili che pian piano si evolvono. Come i fili delle braccia di Woody, che pian piano stanno per scucirsi. Lo sceriffo di Andy comincia ad “invecchiare” come un vero e proprio giocattolo d’epoca, che presto scoprirà d’essere.

Grazie al nuovo personaggio Al McWiggin. All’apparenza antagonista, alla fine semplice commesso che si improvviserà “imprenditore” tramite una collezione di giocattoli del Vecchio West.

E’ proprio lo sceriffo Woody la stella di questa collezione. Per cui il nostro protagonista passerà da giocattolo relegato ad oggetto d’esposizione.

Significativo, ad esempio, il sogno di Woody che teme di finire in un secchio della spazzatura.

Un finale da temere per ogni giocattolo.

Nella vendita ingente di Al ci saranno anche nuovi personaggi come Jessie, Stinky Pete e Bullseye. 

La prima è una cowgirl esuberante e simpatica. Ma nasconde un’avversione nei confronti della mentalità dei giocattoli tanto difesa nel primo capitolo. 

Jessie infatti è un giocattolo abbandonato. Preferisce rimanere sana e ferma in un museo piuttosto che affezionarsi nuovamente ad un proprietario.

Stinky Pete non desidera altro che ricevere attenzioni. E’ un giocattolo rimasto da sempre intatto in una scatola mai aperta.

Non ha mai ricevuto l’amore di un bambino, e ciò l’ha portato ad un carattere freddo e cinico. 

Bullseye invece diverrà il cavallo del cowboy. Insieme a Jessie diverrà uno dei nuovi giocattoli di Andy, abbandonando l’idea di diventare oggetto d’esposizione. Un vero e proprio contrasto tra una vita di successo e tranquillità, contro una di affetto e divertimento quotidiano.

Una scelta difficile anche per un giocattolo. Una scelta che accompagnerà Woody per tutta la durata del film.

Alla fine anche grazie all’aiuto di Buzz e degli altri, Woody deciderà di tornare a casa, con Andy pronto a giocare ancora con lui. “Male che va, resteremo insieme, fino all’infinito ed oltre”.

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