Due 70enni tornano a vedere, grazie a trapianti di cornee a Salerno
Due pazienti, uno di Benevento, l’altro di Capaccio recuperano il prezioso senso della vista, grazie a due interventi eseguiti a Salerno dal dottor Annibale Del Re.
Due pazienti, uno di Benevento, l’altro di Capaccio recuperano il prezioso senso della vista, grazie a due interventi eseguiti a Salerno dal dottor Annibale Del Re.
Erano destinati alla cecità, ma grazie ai delicati interventi di trapianto di cornea, eseguiti dal dottor Annibale Del Re, presso il suo Centro a Salerno, hanno potuto emergere dal “buio” a cui erano condannati dalle loro patologie.
Il primo paziente soffriva di Cheratopatia bollosa, il secondo di scompenso corneale; in pratica la cornea era quindi completamente opaca, cosa che non si verifica per altre malattie della vista, come per esempio il cheratocono.
“Il trapianto di cornea è un intervento di microchirurgia, eseguito con l’aiuto di un microscopio operatorio. Il chirurgo rimuove la parte centrale della cornea malata e la sostituisce con la cornea sana di un donatore. L’intervento dura da trenta minuti a un’ora e mezza e può essere fatto in anestesia generale o in anestesia locale con una degenza di uno/tre giorni -illustra il dottor Annibale Del Re, titolare del COD, Centro Oculistico Del Re, che è tra le poche strutture specializzate di Salerno e provincia ad effettuare i trapianti di cornea, per i quali ci sono liste di attesa incredibili che arrivano a quasi due anni.
“Il nostro Centro è registrato alla Banca della Cornea, avendo tutti i requisiti richiesti, compreso quello della specifica professionalità del personale. Siamo iscritti alla banca di Lucca che è tra le migliori in Italia per il numero di cornee in dotazione. Ogni cornea ha la scheda tecnica del donatore e viene selezionata ed anche “lavorata“ per adattarla al ricevente, perché oggi si può trapiantare anche una parte della cornea stessa, riducendo i rischi di rigetto. I donatori devono essere sani. Una cura particolare, ovviamente anche per il trasporto di questi organi, in piena sicurezza ed in tempi rapidi, dalla richiesta alla consegna.
Solo pochi anni fa – aggiunge Del Re – il trapianto di cornea era sinonimo di “cheratoplastica perforante”, intervento in cui viene sostituito l’intero spessore della cornea. Oggi sono sempre più frequenti gli interventi di cheratoplastica lamellare anteriore o posteriore, che prevedono cioè la sostituzione solo della parte anteriore o posteriore della cornea, a seconda delle differenti patologie che colpiscono l’occhio e delle esigenze chirurgiche. Nel nostro Centro di Salerno abbiamo trapiantato le cornee intere, ai due riceventi che erano destinati alla cecità. L’intervento è durato circa 40 minuti ed i pazienti sono subito tornati a casa, felici di poter tornare, dopo un post operatorio in cui hanno effettuato una semplice terapia farmacologica, “a riveder le stelle”, ovvero recuperare uno dei sensi più importanti per ogni essere umano: la vista”– conclude il dottor Del Re.
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