15 Settembre 2016 - 12:05

Travolto e ucciso a Piacenza

piacenza

Travolto e ucciso a Piacenza. La vittima è un egiziano di 53 anni, padre di cinque figli, che è stato travolto e ucciso dall’autista di un camion che sarebbe stato incitato a forzare il picchetto degli operai con il proprio mezzo pesante

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Travolto e ucciso a Piacenza. Un caso assurdo e una morte inutile, che lasciano particolarmente l’amaro in bocca dal momento che l’uomo era li per affermare un diritto fondamentale, quello al lavoro. La vittima è un egiziano di 53 anni, padre di cinque figli, che è stato travolto e ucciso dall’autista di un camion che, secondo i colleghi dell’uomo, presenti al momento dell’indicente, sarebbe stato incitato a forzare il picchetto degli operai con il proprio mezzo pesante. L’autista è riuscito a sfuggire a stento al linciaggio dei colleghi dell’egiziano, ed è stato poi tratto in arresto dalle forze dell’ordine e quindi interrogato nella notte. L’accusa per lui è di omicidio stradale.

Il comunicato del sindacato Usb

L’uomo si trovava, insieme ad altri colleghi, all’esterno della Seam, un’azienda di logistica in appalto della Gls e l’incidente sarebbe avvenuto intorno alle 23:45. Dal sindacato Usb, di cui l’operaio faceva parte, e che era presente al momento dell’incidente con uno dei suoi delegati, arriva un comunicato lapidario e denso di rabbia, che fa comprendere quanto l’incidente di ieri abbia aggiunto un ulteriore motivo di risentimento da parte degli operai nei confronti dell’azienda.

Ammazzateci tutti – si legge nel comunicato – “un nostro compagno, un nostro fratello è stato assassinato durante il presidio e lo sciopero dei lavoratori della Seam, ditta in appalto della Gls questa notte davanti ai magazzini dell’azienda. Il gravissimo fatto è l’epilogo di una serata di gravi tensioni, la Usb aveva indetto una assemblea dei lavoratori per discutere del mancato rispetto degli accordi sottoscritti sulle assunzioni dei precari a tempo determinato. Di fronte al comportamento dell’azienda i lavoratori, che erano rimasti in presidio davanti ai cancelli, hanno iniziato lo sciopero immediato. La testimonianza dei ricatti e dei soprusi che subiscono i lavoratori della logistica“.

La Usb ha indetto per le 11 di oggi una conferenza stampa sul posto, per chiarire le dinamiche dell’incidente e per portare alla luce una situazione difficile che, purtroppo, senza questo triste epilogo, non sarebbe arrivata, forse, oltre il proprio ambito territoriale.

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