Donald Trump: anche il suo stesso Partito si spacca
Sulla strada della riconferma alla Casa Bianca, Donald Trump perde consensi anche tra i repubblicani: l’affondo di Colin Powell
La gestione dell’emergenza Coronavirus e le proteste per la morte dell’afroamericano George Floyd che stanno infiammando l’America, rischiano di porre una pesante ipoteca sulla riconferma di Donald Trump alla Casa Bianca.
Il tycoon, che in queste ore è dato sotto di dieci punti rispetto al rivale Joe Biden, non deve temere solo sondaggi politici e proiezioni, ma anche la pesante emorragia di consensi alla quale sta andando incontro all’interno del suo stesso partito.
Se il suo predecessore George W. Bush ha già chiarito al New York Times che, come quattro anni fa, The Donald non potrà contare sul suo sostegno e Cindy (la vedova di John McCain) fa sapere che apporrà la sua crocetta sul nome di Biden, il più duro nei confronti di Trump è Colin Powell:
“La gente sta realizzando che è un Presidente pericoloso e non efficace (…)” ha detto l’ex segretario di Stato americano, primo afroamericano ad avere il ruolo di capo della diplomazia Usa: “Mente continuamente (…) Ha iniziato a mentire il giorno dell’inaugurazione quando ci fu la disputa sul numero di persone presenti. Non credo che questo sia nel nostro interesse”.
Immediata e piccata la risposta (via Twitter) di Trump che definisce Powell un truffatore: “Powell non era quello secondo cui l’Iraq aveva armi di distruzione di massa? Non le aveva, e noi siamo andati in guerra!“
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