UE, Dombrovskis avverte l’Italia sul suo rallentamento economico
Il vicepresidente della Commissione UE Dombrovskis ha commentato le previsioni sullo stato dei conti italiani. E avverte nuovamente dei rischi
I conti italiani destano preoccupazione in tutta Europa. Il vicepresidente della Commissione UE Valdis Dombrovskis, commentando le previsioni di rallentamento dell’economia italiana, avverte che i rischi che si erano già visti all’orizzonte si stanno concretizzando.
“C’è un motivo per cui l’Italia è particolarmente colpita dal rallentamento che si sta verificando in UE. Secondo le previsioni, è l’economia che cresce più lentamente nella zona. La ragione sta nell’incertezza politica che abbiamo visto nell’autunno e inverno dello scorso anno.” ha dichiarato Dombrovskis.
“Avevamo fatto notare alle autorità italiane che la traiettoria di bilancio intrapresa poteva essere controproducente per l’economia italiana. E quello che vediamo ora è che questi rischi si stanno materializzando.” ha poi dichiarato.
“Negli ultimi due trimestri ci sono due dati negativi: significa che tecnicamente l’economia italiana è entrata in recessione e ci aspettiamo un rimbalzo nei prossimi trimestri. Dopo una discussione difficile, il rallentamento si sta concretizzando.” ha poi continuato.
“Il debito è un fattore di rischio nell’economia italiana. Ma, allo stesso tempo, vorrei dire che a preoccupare non è tanto il rapporto debito-Pil ma l’aumento dei tassi di interesse. Questo aumento ha influenzato il costo dei titoli di stato e del denaro, vanificando gli scopi dello stimolo fiscale e causando un aumento per l’economia reale, per le imprese, per il credito alle famiglie e, in questo modo, influenzando negativamente l’economia.” ha poi proseguito.
Insomma, la situazione non è assolutamente rosea. Ma sembra che le cose non andranno meglio, soprattutto alla luce dell’analisi che sta per arrivare in primavera, e che non porterà a nulla di buono.
La stangata
La nuova analisi costi-benefici prevista per fine Maggio, infatti, promette di essere una vera e propria stangata per le ipotesi di crescita del Paese. Dombrovskis ha provato a spiegarlo nella maniera più semplice possibile.
“Le cifre verranno aggiornate con le previsioni primaverili e torneremo a valutare i conti pubblici degli Stati membri in primavera, come previsto dal ciclo del semestre europeo. A quel punto, si tornerà a parlare della situazione italiana e di una possibile manovra correttiva. Alla fine, è chiaro che un rallentamento sostanziale della crescita influenza anche la traiettoria dei conti pubblici, delle entrate fiscali e del relativo deficit di bilancio.” ha dichiarato Dombrovskis.
Sempre in Primavera, tra l’altro, la Commissione invierà le proprie raccomandazioni ad ogni Stato membro. Non si conosce, però, ancora la data.
“La data esatta ancora non è fissata: fine maggio o inizio giugno. Già nel ciclo di primavera gli Stati dell’Eurozona devono fornire il cosiddetto “programma di stabilità” che mostra la traiettoria dei conti pubblici prevista per gli anni a venire, a partire del 2020. Quindi le discussioni sul bilancio 2020 inizieranno con il programma stabilità in primavera.”
Insomma, se finora l’Italia è andata incontro ad una morte certa, quasi plateale dal punto di vista economico (la recessione è ormai stata stimata), le previsioni non sono così rosee. E, a questo punto, viene anche da chiedersi come facciano i politici italiani, soprattutto quelli del Governo, a restare così calmi.
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