Una “sorella” per le vittime di bullismo e cyberbullismo: la storia di Diana Gini
Diana Gini, da vittima a motivatrice: la sedicenne parla dell’effetto lockdown sui fenomeni di bullismo e cyberbullismo e della sua svolta
La sua storia
La storia di Diana cominciò tra i banchi di scuola elementare. Nello stesso istituto c’era Diletta, sua sorella di quattro anni più grande, affetta da una grande disabilità dalla nascita. I compagni di scuola fecero di tutto per isolarla: “Mi dicevano che se mia sorella era handicappata allora lo ero sicuramente anche io e che allora starmi vicino faceva schifo e che me ne dovevo andare e starmene da sola. Hanno incominciato prima a perseguitarmi a parole ed urla, quotidianamente, senza tregua. Poi è arrivato il momento degli atti fisici: dagli sputi dentro il mio piatto in mensa agli spintoni e sgambetti in corridoio e così via. Ogni giorno.”
Ma l’evento che significò un’importante e decisiva svolta è indelebile nella sua memoria: “Me lo ricordo come se fosse ieri. Il 25 gennaio 2017 una compagna di scuola mi seguì in bagno urlando, all’interno mi bloccò contro il muro e mi minacciò di morte con un taglierino puntato alla gola. Fortunatamente poi se né andata. Io rimasi immobilizzata. Poi, una volta ripresami, andai a prendere il cappotto per andarmene a casa: l’ho ritrovato completamente tagliato e stracciato dal taglierino.”
A quel punto la madre ebbe un colloquio con la Professoressa. Quest’ultima rispose al genitore: “Signora, ma io mica sono un’esperta di cucito, cosa vuole che ne sappia se quel taglio lo ha fatto sua figlia o un’altra ragazza?’. Da quel momento Diana cambiò istituto e per le si spalancò una nuova vita, una nuova possibilità di sentirsi libera e felice: “Dopo un po’ di tempo nella nuova scuola ho avuto il coraggio di scrivere della mia esperienza in un tema, che poi la mia professoressa ha voluto condividessi con tutta la classe. La reazione dei miei nuovi compagni è stata il contrario di quella a cui ero abituata: mi hanno chiesto se volessi parlarne con loro, se avevo bisogno di aiuto, mi hanno coinvolto sempre più. Intanto, i miei vecchi compagni continuavano a perseguitarmi sui social, ma a quel punto per me non esistevano più.”
ARTICOLO PRECEDENTE
Oroscopo Branko di oggi, mercoledì 7 luglio 2021. Scopri il tuo segno
ARTICOLO SUCCESSIVO
Stasera in tv: per lavorare a Boyhood ci son voluti ben 12 anni