Unione Europea, atteso nuovo vertice oggi. Mattarella auspica solidarietà
I paesi dell’Unione Europea si riuniranno oggi in un nuovo vertice per decidere le modalità di ripartenza economica. L’italia chiarisce la sua posizione
Molta attesa per il prossimo vetrice tra i Ventisette paesi dell’Unione Europea che si riunirà oggi al fine di decidere sulle modalità di una ripartenza economica a livello europeo. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri ha ricevuto il premier Conte per fare il punto della situazione sulle trattative in corso. Mattarella auspica che oggi “si concretizzi quella solidarietà europea necessaria per una ripartenza economica e sociale“. Alla vigilia del vertice, la linea che per ora sembra adottare il Governo italiano è quella della prudenza.
Il ministro dell’Europa, Enzo Amendola di fatti spiega: “Nella lettera di convocazione di Michel c’è scritto che ancora non c’è un accordo sul recovery fund. Dunque nelle prossime ore va strappata l’intesa sul fondo per la ricostruzione.” Devono essere inoltre messi in pratica i precedenti accordi sul “Sure” da 100 miliardi per la cassa integrazione. Amendola prosegue: “Dobbiamo uscire dal vertice con intesa chiara, senza se e senza ma.”
Concludendo il ministro dichiara: “Vogliamo l’endorsement politico di tutti i paesi membri dell’Unione Europea. Dovrà essere chiaro che i recovery-bond, con la relativa emissione di titoli di debito comune, entrano come quarta misura del pacchetto.”
L’obiettivo del Presidente del Consiglio circa il vertice europeo è innanzitutto quello di fare chiarezza sulla grandezza dell’intervento, che non dovrà essere meno di 1.000-1.500 miliardi di €. Conte inoltre vuole strappare il sì definitivo dei Ventisette paesi membri dell’Unione Europea, inclusi perciò i Paesi Nordici. “Ed è sempre possibile un agguato”. Nel nuovo vertice occorre fare chiarezza anche in relazione alla tempistica per l’applicazione delle modalità che si decideranno. A tal proposito si è espresso il ministro Amendola: “Per accelerare i tempi, visto che la ricostruzione non può aspettare un anno, bisogna fare in un mese il bilancio europeo 2021-2027 che conterrà il fondo per i recovery-bond” .
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