Valanga Rigopiano, chiuso il processo: delusione in aula
Giunge a conclusione il processo di primo grado per Rigopiano, a distanza di oltre sei anni dalla tragedia
La valanga di Rigopiano è stato un evento disastroso verificatosi il 18 gennaio 2017 a Rigopiano, località nel comune di Farindola, Abruzzo. La catastrofe è stata provocata da una slavina che, distaccatasi da una cresta montuosa sovrastante, ha investito l’albergo Rigopiano-Gran Sasso Resort, causando 29 vittime.
Solo cinque condanne, di cui tre per responsabilità legate alla sicurezza stradale e all’agibilità del resort, e 25 assoluzioni per la tragedia dell’Hotel Rigopiano di Farindola, travolto e distrutto, il 18 gennaio del 2017, da una valanga. Questo il quadro della sentenza pronunciata nel pomeriggio di ieri dal gup del Tribunale di Pescara che in dodici minuti di lettura smonta l’inchiesta della locale procura durata 22 mesi, fa sparire il reato di disastro colposo, e consegna ai parenti delle vittime e ai superstiti del disastro un verdetto ritenuto inaccettabile dai familiari che scatena la rabbia e il caos in aula.
Nell’aula si solo levate alte le voci di dissenso da parte dei parenti delle vittime. “Vergogna”, “assassini”, “venduti”, ha gridato qualcuno a gran voce. Sono dovute intervenire le Forze dell’Ordine per ristabilire la calma.
“Il dolore che tutti hanno provato di fronte a questa tragedia è stato il motore di questo ufficio, e a questo dolore vogliamo dare una risposta, dichiarava il sostituto procuratore Anna Benigni qualche mese fa, auspicando a una sentenza ristoratrice. La ferita resta e forse oggi fa ancora più male”.
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