26 Gennaio 2022 - 16:33

Valerio Badiali: “Così ho rivoluzionato la chirurgia estetica”

Il dottor Valerio Badiali, bisturi italiano dal curriculum internazionale, è uno dei profeti della gluteoplastica intramuscolare mini-invasiva: una tecnica che ha conquistato anche le Vip di casa nostra

Valerio Badiali

Il dottor Valerio Badiali, bisturi italiano dal curriculum internazionale, è uno dei profeti della gluteoplastica sottomuscolare mini-invasiva: una tecnica che ha conquistato anche le Vip di casa nostra

Per i più gli interventi di chirurgia estetica sono sostanzialmente due, complici anche anni di letteratura patinata in questo senso: la mastoplastica, additiva o riduttiva – croce e delizia di molte delle showgirl di casa nostra – e la rinoplastica. Ma avevate mai sentito parlare di gluteopastica sottomuscolare? Non io, o almeno non prima di aver parlato con il dottor Valerio Badiali, guru dall’allure internazionale di questa innovativa tecnica mini-invasiva che promette glutei effetto squat senza più spendere un prezioso secondo della vostra vita in palestra.

Rispetto ad altri interventi di chirurgia estetica, in Italia di gluteoplastica si sente parlare decisamente di meno…

La gluteoplastica tradizionale ha una letteratura importante soprattutto in Sudamerica. Qui in Italia si è molto più restii a praticarla perché è un intervento lungo, complicato e con dei costi importanti. In questo quadro, capisci da solo che la gluteoplastica sottomuscolare con tecnica mini-invasiva è una vera e propria rivoluzione: la protesi viene praticamente nascosta sotto il muscolo, l’intervento non dura più di 30 minuti e la paziente è fuori dall’ospedale nella stessa giornata. L’intervento non altera l’armonia del corpo: la protesi dà semplicemente un effetto squat, un effetto palestra.

Di fatto, in cosa consiste l’intervento?

L’intervento consta di un incisione tra le natiche: una volta sollevato il muscolo, nel piccolo spazio che va a crearsi inseriamo la protesi. Ce ne sono di diversi tipi, quattro almeno, più piccole o più grandi.

Al chirurgo plastico si rivolgono soprattutto donne, ma è in crescita la percentuale di uomini che cedono al ritocchino..

Per quanto riguarda la gluteoplastica mini-invasiva, è almeno pari al 13% la percentuale di uomini che si sono rivolti a me. Ma potrebbero, e forse dovrebbero, essere molti di più: quante volte vediamo dei ragazzi con fisici estremamente scolpiti ma con il sedere piatto? In questi casi una piccola protesi armonizzerebbe il tutto.

Andiamo un po’ nel dettaglio del lavoro preparatorio all’intervento. Si avvale di consulenze esterne, magari di uno psicologo?

No. E’ del chirurgo la responsabilità di valutare la realizzabilità o meno delle richieste di una paziente, e deve essere bravo lui a dire no quando serve, quando le richieste sono assurde o addirittura poco estetiche.

Per quel che riguarda il lavoro preparatorio, invece, posso dirti che io parlo molto con le pazienti: nel caso della mastoplastica additiva, poi, uso dei particolari scanner 3D che fanno vedere alle pazienti come sarà il loro seno dopo l’intervento. Sto lavorando a degli strumenti analoghi anche per la gluteoplastica mini-invasiva; nel frattempo, raffronto il prima e il dopo di casi che ho già affrontato e mostro alle pazienti dove sono intervenuto.

Quanto dura il decorso post-operatorio?

In genere una settimana. Qualche giorno in più qualora dovesse svilupparsi un problema a livello della sciatica, che tuttavia è assolutamente transitorio.

Segue le sue pazienti anche dopo l’intervento?

Assolutamente sì, con controlli periodici ogni due-tre mesi per un anno. Passato un anno dall’intervento, i controlli possono essere effettuati più a lungo termine, addirittura ogni 5-10 anni.

E a livello di costi, di che cifre parliamo?

Rispetto a un intervento di gluteoplastica tradizionale, quello con tecnica mini-invasiva arriva a costare la metà, perché dura meno il ricovero, perché la sala operatoria è occupata per meno tempo e per tutta una serie di altri fattori logistici. Un intervento di questo tipo è più conveniente anche rispetto ai filler: i glutei non sono le labbra, e di acido ialuronico per riempirli ce ne vuole molto. Ogni “punturina” poi ha un costo: quindi perché spendere fino a 3000 Euro ogni anno quando con l’intervento spendi più o meno la stessa cifra ma una tantum?