Venezia, la città sospesa sull’acqua
Venezia: aZONzo vi porta questa settimana alla scoperta dell’antica e splendida città sospesa sull’acqua
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Questa settimana aZONzo vi porta alla scoperta di Venezia, una delle più suggestive tra le città italiane.
Anticamente conosciuta come la “Serenissima”, la “Dominante” e la “Regina dell’Adriatico”, la città veneta accoglie ogni giorno migliaia di turisti proveniente da tutto il mondo.
“Così disposte ai due lati del canale, le abitazioni facevano pensare a luoghi naturali, ma di una natura che avesse creato le proprie opere con un’immagine umana”.
Così raccontava Marcel Proust osservando il suggestivo panorama veneto, un panorama così unico da sembrare scolpito su misura sulla piccola laguna.
Ciò che però più affascina i visitatori, non è solo la sua innegabile particolarità geografica, ma l’unione perfetta tra le sue architetture sospese nel tempo e l’acqua, vera anima della città. Eppure l’acqua, che con la sua presenza ha disegnato i ponti e le strade di Venezia, è essa stessa il motivo per cui la città, da anni Patrimonio dell’UNESCO, si sta lentamente spegnendo.
Sempre più rari sono infatti, i cittadini che abitano le case sulla laguna, costantemente minacciata dalla forza distruttrice del canale. Visitare Venezia ai giorni d’oggi vuol dire camminare tra le strade di un quadro senz’anima. L’anima di una città, infatti, non è fatta solo dalle strade, dai ponti, dalle architetture suggestive, ma soprattutto dai suoi abitanti, che con la loro cultura, la loro storia, le loro imperfezioni, raccontano ogni giorno il luogo in cui vivono.
Cosa rimane quindi alla città di Venezia, se non un insieme di simboli stampati su cartolina?
Piazza San Marco, il Ponte dei Sospiri, le gondole e i gondolieri, i ponticelli, l’acqua, tutto esiste ed è lì. Eppure manca il cuore pulsante, stanco forse di battere per una città vittima del fenomeno da “cartolina”, dei viaggi low cost, delle fughe romantiche, delle folle dai mille obiettivi.
Per questo appuntamento settimanale, la rubrica aZONzo, ha cercato Venezia e dove se non nei piccoli vicoli, nei prodotti artigianali, nelle insegne dei negozi antichi, nei muri abbandonati, nelle indicazioni stradali e negli specchi d’acqua.
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