Vujadin Boskov, due anni fa la sua scomparsa
Vujadin Boskov, due anni fa la scomparsa di uno degli allenatori più amati in Italia, le sue frasi e i suoi aforismi sono ancora impressi nella nostra mente
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È scomparso esattamente due anni fa Vujadin Boskov, l’ex allenatore di Sampdoria, Napoli e Roma che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tanti appassionati di calcio. Oltre i rinomati pregi e meriti calcistici nella sua carriera da allenatore, in cui vanno annoverati lo scudetto nella stagione 1990-1991 con la Sampdoria, la Supercoppa Europea sempre con la squadra blucerchiata l’anno successivo, le due vittorie della Coppa Italia, quel che riecheggia nella memoria dei tifosi sono le sue frasi e i suoi aforismi.
Per ricordarlo abbiamo voluto pubblicare le frasi che hanno reso Vujadin Boskov un tassello fondamentale nel mosaico della storia calcio:
- Se uomo ama donna più di birra gelata davanti a tv con finale Champions forse vero amore, ma non vero uomo
- Rigore è quando arbitro fischia
- Non ho bisogno di fare la dieta. Ogni volta che entro a Marassi perdo tre chili
- L’allenatore deve essere al tempo stesso maestro, amico e poliziotto
- Gli allenatori sono come le gonne: un anno vanno di moda le mini, l’anno dopo le metti nell’armadio
- In campo sembravamo turisti, con la differenza che per entrare allo stadio non abbiamo pagato il biglietto
- Se vinciamo siamo vincitori se perdiamo siamo perditori
- Io penso che tua testa buona solo per tenere cappello!
- Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0
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