20 Luglio 2021 - 12:06

Whirlpool, lavoratori occupano binari alta velocità a Napoli

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Napoli, i lavoratori della Whirlpool hanno occupato i binari dell’alta velocità. A Piazza Plebiscito le proteste dei metalmeccanici di Caserta

Un blitz improvviso, quello fatto dai operai della sede Whirlpool di via Argine, a Napoli. Circa 200 dipendenti, infatti, si sono improvvisamente riversati sui binari dell’alta velocità nei pressi della stazione di Piazza Garibaldi, bloccando dalle 9.15 alle 10.15 l’intero traffico ferroviario. Successivamente, gli stessi si sono recato all’interno della stazione dove hanno dato inizio ad un sit-in. La situazione dei lavoratori Whirlpool è ben nota da tempo, ma dopo l’annuncio del colosso americano di voler licenziare gli ultimi 320 operai rimasti, la situazione si è inasprita ulteriormente.

Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania, commenta così la protesta messa in atto a Napoli, come riportato dal Corriere: “Ci possiamo solo scusare per i disagi ma per le lavoratrici e i lavoratori della Whirlpool Napoli non si può accettare l’arroganza della multinazionale di ricorrere ai licenziamenti collettivi dopo due anni di lotta. Faremo tutto il possibile per contrastare questa decisione: non lo meritano la città di Napoli e il Mezzogiorno“.

Proteste anche a Piazza del Prebiscito

Sempre a Napoli, questa volta nella centralissima Piazza del Plebiscito, altri lavoratori hanno incrociato le braccia in segno di protesta. Si tratta dei metalmeccanici dell’area casertana che, dinanzi alla sede della Prefettura, si sono riuniti per far valere le loro richieste. Crescenzo Auriemma, segretario generale Uilm Campania, spiega il motivo dello sciopero: “In centinaia hanno raggiunto Napoli per far presente la grave situazione che si è creata anche e soprattutto nell’area casertana a seguito dello sblocco dei licenziamenti“.

Nelle ultime settimane – spiega Auriemma – sono scattate centinaia e centinaia di licenziamenti nelle aziende del territorio creando una fortissima tensione sociale“. “Inoltre – aggiunge il segretario – in questa provincia nelle aree Zes, stentano a decollare i progetti di reindustrializzazione. Chiediamo che il governo intervenga immediatamente, anche perché vista la situazione di estrema gravità che si è creata la tensione nella popolazione e tra i lavoratori è davvero alle stelle. Il Governo, ma anche le altre istituzioni a partire dalla Regione Campania non si girino dall’altra parte e facciano tutto il possibile per porre rimedio ad una catastrofe sociale”.

In mattinata la proteste si sposterà davanti alla sede della Regione in via Santa Lucia.