14 Novembre 2018 - 09:00

Winkelman, le opere dei Musei Vaticani che lo hanno ispirato

fidenae

Fino al 9 marzo, presso i Musei Vaticani, saranno esposte 50 delle opere più belle che hanno ispirato Winkleman durante il suo soggiorno a Roma

Johan Joachim Winkleman, che soggiornò a Roma nel 1775, rimase folgorato dai Musei Vaticani, in particolare da 50 opere che lo rapirono.

E sono questi capolavori, provenienti dalle collezioni papali, che sranno esposti in una mostra che durerà fino al 9 marzo, intitolata ” Winckelmann. Capolavori diffusi nei Musei Vaticani.”. 

Questo evento coincide con due ricorrenze: il 250enario della morte dell’archeologo (Trieste, 1768) e l’anniversario dei 300 della sua nascita, nel 2017.

Il curatore dell’esposizione Guido Cornini lo ha definito “padre fondatore dell’archeologia moderna”, nonchè primo esponente del Neoclassicismo.

La Mostra

Questa esposizione si compone di due sezioni: la prima dedicata alla Scultura egizia e greca, la seconda al Rinascimento e Barocco.

Tra le opere che più colpirono il tedesco ci sono il Gruppo di Lacoonte, il Sileno con Dioniso bambino, L’Apollo del Belvedere, dalla scuola di Raffaello e la Carità di Bernini.

La Sala XVI della Pinacoteca ha anche concesso al pubblico di poter ammirare, nella Biblioteca Apostolica vaticana delle produzioni letterarie.

Successivamente le collezioni vaticane si arricchirono di altre opere per le quali pagava i nobili proprietari affinchè potesse ammirarle.

Esiste inoltre un documento che risale la luglio del 1741, dove si fa riferimento ad un “Signor Gio. Winckelmann, Scrittore di lingua tedesca” ed un video dove a parlare è proprio il famoso Storico dell’Arte.