Zeppole di San Giuseppe dolci: una ricetta tradizionale dalla storia centenaria
Frittelle “di strada” o dolce di San Giuseppe: la ricetta tradizionale e la storia di un’usanza di eccellenza
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Diverse sono le ipotesi sull’etimologia delle zeppole: secondo alcuni deriva da serpula(m) che in latino vuol dire serpe per la forma di serpe chiusa su se stessa. Secondo altri viene da zeppa che a Napoli è il pezzo di legno posto per correggere dei difetti di misura nei mobili: ancora una volta è chiaro il riferimento alla professione di San Giuseppe.
Le zeppole, sebbene radicate nella tradizione culinaria napoletana sono, da secoli, preparate e consumate in numerose regioni italiane, soprattutto nel sud e nel centro Italia, dove vengono consumate per aprire le danze alla primavera e ai festeggiamenti carnevaleschi ma sopratutto nel giorno della festa del papà.
Appare curioso che proprio in piena Quaresima, il giorno di una festività religiosa la tradizione vuole la preparazione di un dolce fritto e godurioso. Ma un simpatico particolare svela questa contraddizione: una leggenda racconta che San Giuseppe aveva un secondo mestiere: il friggitore! Così, per una sorta di devozione al santo, lungo le strade di Napoli, fino a qualche decennio fa, i friggitori preparavano le zeppole fritte “istantanee” per i passanti.
Occorre fare attenzione: le zeppole della tradizione, che vantano un’origine collocabile nell’antica Roma, erano semplici frittelle, non farcite, fatte con un semplice impasto di farina acqua e sale, spolverato con cannella o con zucchero. La zeppola più nota oggi, quella di San Giuseppe, nasce nel diciottesimo secolo ed è, invece, più ricca: è ripiena con crema pasticcera e ha in superficie una amarena sciroppata.
La ricetta delle zeppole
La prima ricetta delle zeppole di San Giuseppe apparteneva al ricettario del 1837 scritto dal cuoco e letterato Ippolito Cavalcanti. Certo è che le famose frittelle coronavano già in precedenza i pasti delle festività primaverili e del Carnevale e non solo. Continuano, infatti, ad essere vanto della pasticceria italiana. Scopriamo insieme la ricetta tradizionale di quello che si ricorda come dolce di San Giuseppe.
Ingredienti per l’impasto
- 300 gr di farina
- 6 uova
- Mezzo litro di acqua
- Zucchero a velo q.b.
- 50 grammi di burro
Ingredienti per la crema
- 2 uova
- 100 grammi di zucchero
- 80 grammi di farina
- 50 cl di latte
Preparazione
- Su un fornello con fuoco a fiamma media mettete a scaldare l’acqua con il burro e un pizzico di sale.
- Quando l’acqua sarà abbastanza calda, versate la farina setacciata e mescolare con una frusta fino a quando sarà omogeneo: potrebbero occorrere fino a 10 minuti.
- Poi spegnete il fuoco e dopo aver aggiunto le uova, continuate ad amalgamare il composto e lasciate riposare. Intanto potete procedere alla preparazione della crema pasticcera.
- Iniziate a lavorare lo zucchero con i tuorli delle uova e aggiungete la farina setacciata, poi il latte e secondo i gusti la scorza del limone.
- Poi mettete il recipiente sul fuoco e lasciate addensare mescolando continuamente per non formare i grumi.
- A questo punto si possono formare le ciambelle usando una sacca da pasticcere e posizionandole su piatti di piccole dimensioni.
- Friggete ora le zeppole, una alla volta, nell’olio ben riscaldato, fino a quando non assumeranno un colore dorato.
- Quando saranno raffreddate potrete riempire le vostre zeppole con la crema pasticcera nel mezzo e ponete le amarene sulla cima, come punta di diamante di questo fantastico dolce.
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