Zingaretti vuole uscire dalla “genericità dei progetti” e chiede al Governo uno scatto in più presentando oggi il piano, di iniziativa democratica, “Ripartiamo, Italia” che punta a rifondare la politica industriale del nostro Paese.
La “riforma strutturale” prevede, tra le altre cose, incentivi alla transazione green e tecnologica delle aziende, investimenti nella formazione e nella mobilità sostenibile, il rafforzamento dell’industria 4.0, agevolazioni fiscali che indirizzino il risparmio e il capitale dei privati verso imprese ed aziende e l’istituzione del Consiglio Nazionale dell’Industria.
Nicola Zingaretti, poi, preme per una tempestiva risoluzione di dossier aperti da troppo tempo come la questione Ilva, o ancora la partita Atlantia-Alitalia:
“Non è pensabile”, afferma il segretario dem (come riportato anche da Agi) “che il nostro Paese, in una fase delicata come quella che stiamo vivendo, non abbia chiaro che fine farà il suo principale vettore di trasporto aereo”.
Poi, invitando il Governo a non sprecare l’occasione proveniente dai 270 miliardi (di cui 100 a fondo perduto), concessi dall’Europa, che daranno fondamenta alla strada dove camminerà il futuro, e rinfrancato dal nuovo scostamento di bilancio che il Tesoro intende richiedere, si dice “favorevole ad aprire un tavolo con le opposizioni e a provare a imboccare un tratto di strada per costruire un percorso comune“.
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