18 Aprile 2017 - 18:30

L’acqua in piscina ed il trattamento da scegliere

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Dal cloro al sistema elettrolitico al sale. Scopriamo insieme i pro e i contro e quali altri prodotti vanno usati per una piscina sicura

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Arriva l’estate ed arriva il momento di aprire la piscina. Questo vale per le strutture private e per quelle residenziali di villeggiatura.

L’acqua di una piscina deve essere microbiologicamente pura e senza presenza batteriologica. Per raggiungere il grado di sicurezza, che bisogna garantire ai bagnanti, va attuato un trattamento di disinfezione.

Quando l’acqua viene prelevata ed immessa nel circuito di filtrazione viene semplicemente ripulita dalle particelle più grosse, in sospensione, ma non viene disinfettata. La disinfezione è un processo che va eseguito da un trattamento chimico così da poter considerare l’acqua priva di rischi.

Il principale agente per la disinfezione, ed anche il più usato e conosciuto, è il cloro, più correttamente chiamato acido ipocloroso.

Quest’ultimo è in grado di evitare la proliferazione dei batteri e dei microorganismi. Il dosaggio dei prodotti di cloro va eseguito seguendo parametri precisi e nelle corrette condizioni;
sono infatti da tenere presenti parametri come il PH dell’acqua.

In commercio esistono diversi tipi di formati e prodotti ed un’attenzione particolare deve andare alla provenienza della produttiva. Un prodotto Europee ci garantisce maggiore sicurezza.

Il cloro, quindi, lo possiamo acquistare liquido, in taniche,  in polvere ed in pastiglie e lo possiamo fare anche comodamente da casa sui cataloghi virtuali dei negozi di piscine on line sul web.

Altri accorgimenti da seguire sono rappresentati da altri 3 prodotti, che è bene inserire nel trattamento chimico della piscina, che sono gli alghicidi, i flocculanti ed i correttori di Ph.

Gli alghicidi, da utilizzare settimanalmente, impediscono la formazione di alghe.

I flocculanti agiscono contro l’acqua torbida aiutando l’eliminazione delle particelle sospese che finiscono successivamente nel filtro.

Il correttore del pH è importante per eseguire una correzione dei valori che rendono efficace il trattamento del cloro. È fondamentale monitorare i parametri di pH per evitare oscillazioni che causano la formazioni di cloroammine che causano arrossamento agli occhi ed irritazioni.

Un altro trattamento per la piscina, che è possibile scegliere, è il sistema elettrolitico al sale.

Sempre più adottato, sfrutta il processo di elettrolisi attraverso la salgemma ed una spaciale apparecchiatura che ne permette il processo.

Anche in questo caso sarà, comunque, fondamentale monitorare i parametri Ph dell’acqua.

Ancora un’altra alternativa a cloro e elettrolisi è il bromo, impiegato nella maggior parte dei casi nelle SPA. Il bromo va però alternato all’uso del cloro perchè ha un’azione disinfettante superiore al cloro ma ossidante minore quindi potrebbero insorgere accumuli di alghe e proliferazioni batteriche.

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