Linus contro Rtl, i talent e il loro modo di sfornare cantanti in serie
Il direttore di Radio Deejay, Linus, ospite al festival della tv e dei nuovi media di Dogliani, attacca Rtl e i talent che invadono da anni i palinsesti
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Nessuno meglio di Linus è in grado di analizzare la situazione dei media e della tv nel nostro Paese. Lui, che si occupa di radio da 30 anni e che dirige una delle emittenti più amate, Radio DeeJay, dovrebbe essere assolutamente imparziale e realista nel tracciare un bilancio rispetto al progresso delle tecnologie legate ai nuovi media e ai nuovi canali di diffusione, sia radio che tv. Chi meglio di lui?
E invece l’intervento di Linus al festival della tv e dei nuovi media di Dogliani è sembrato più uno sfogo che una vera e propria analisi. Il direttore di DeeJay è entrato e gamba tesa su una delle emittenti più in crescita nel nostro Paese, Rtl 102.5, criticando la partnership tra questa e il talent musicale Xfactor. Una collaborazione, tra laltro, piuttosto recente, dal momento che fino allo scorso anno era DeeJay il media partner ufficiale del talent targato Sky.
Le critiche di Linus si basano non tanto sull’idea di base del programma, quanto sulla sua effettiva utilità nello scoprire nuovi interpreti che davvero durino nel tempo. Riguardo la cessazione della partnership tra DeeJay e Xfactor lo speaker ha dichiarato “Era da qualche anno che la situazione si trascinava e non ero contento del nostro rapporto di collaborazione. E’ un programma bellissimo, se fossi un produttore bellissimo, vorrei fare una cosa come quella. Un conto è il programma tv, un altro l’aspetto musicale, che purtroppo non va da nessuna parte e mostra gli anni che ha”.
Xfactor format obsoleto
Secondo Linus ormai l’era dei talent sarebbe ormai conclusa “Nel resto del mondo XF non esiste praticamente più, l’Italia sta tenendo in vita un moribondo. Non ricordo nemmeno chi ha vinto l’anno scorso o quello prima. Non è successo niente da Mengoni in poi, con l’eccezione di Francesca Michielin. Due che ce l’avrebbero fatta anche senza talent”.
Ed è a questo punto che lo speaker si scaglia contro l’altra radio concorrente e la nuova collaborazione con il talent di Sky “Per come fa la radio Rtl, inserire nella programmazione altre 20 canzoni riempitive non cambia nulla. Il loro è un ipermercato della musica, se sono contenti così, affari loro. E se sono contenti a XF, vuol dire che sono pronti ad abbassare ancora il livello”.
Non sono mancate le frecciatine al direttore di Rtl, Lorenzo Suraci, che è anche produttore dei Modà con l’etichetta Baraonda “Rtl ci si è buttata sopra con l’eleganza che la contraddistingue e noi siamo lieti di lasciarle spazio, così Kekko dei Modà avrà qualche altra canzone da scrivere”.
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