13 Maggio 2016 - 13:38

13 maggio 1981, 35 anni fa l’attentato a papa Giovanni Paolo II

Ricorre oggi il trentacinquesimo anno dall’attentato a papa Giovanni Paolo II

[ads1] Un pomeriggio, quello di 35 anni fa, il 13 maggio del 1981, due colpi di pistola alle 17.17 colpirono il santo padre, papa Giovanni Paolo II, in una gremita piazza San Pietro, nel giorno dell’anniversario delle apparizioni di Maria a Fatima.

Giovanni Paolo II con Alì Agca.

Giovanni Paolo II con Alì Agca.

La mano armata di pistola era quella di un giovane sicario turco appartenente all’organizzazione di estrema destra dei “lupi grigi”, Mehmet Alì Ağca.

I colpi di Ağca colpirono il pontefice mentre era a bordo della papa mobile nel suo consueto giro tra i fedeli riuniti per la tradizionale udienza generale.

Nota è l’immagine di Wojtila, poco prima di essere raggiunto dai proiettili di Ağca nell’atto di lasciare tra le braccia dei genitori una bambina di appena 3 anni.

I colpi che ferirono il papa gli perforarono il torace, causandogli un intervento chirurgico d’urgenza. Il proiettile omicida fu incastonato dal papa nella corona della Madonna di Fatima, che per Giovanni Paolo II deviò miracolosamente i colpi del terrorista.

Sulle ragioni dell’attentato a Giovanni Paolo II Alì Ağca ha fornito differenti versioni, incorrendo in aperte contraddizioni, giungendo ad accusare anche l’ayatollah Ruhollah Khomeini, una tesi che l’Iran ha sempre smentito.

Segrete rimarranno le parole del colloquio che il papa ebbe con il suo attentatore, nel Natale del 1983, al Carcere romano di Rebibbia, prontamente perdonato dal pontefice: “Prego per il fratello che mi ha colpito, al quale ho sinceramente perdonato”.

Le innumerevoli versioni del terrorista turco sono ormai ritenute di poco conto. Ağca è stato liberato dal carcere nel 2010. [ads2]