18 Ottobre 2019 - 15:46

7° Arte #38: Rocky – La serialità dello sport

rocky balboa

La popolare saga cinematografica Rocky narra le gesta di Rocky Balboa, interpretato dall’iconico Sylvester Stallone. La saga conta all’attivo ben 6 pellicole più due spin-off

Era il 1976 quando usciva nelle sale Rocky, primo film della fortunata saga cinematografica che racconta la vita del pugile Rocky Balboa, interpretato da uno Sylvester Stallone che entrò nell’Olimpo di Hollywood.

Sylvester Stallone, dall’anonimato al record

Il film d’esordio della saga (che in totale ha prodotto 6 film della saga principale e due spin-off) ricevette immediatamente il favore della critica e del pubblico. Sylvester Stallone divenne, grazie a questo film, il terzo uomo nella storia del cinema a ricevere la nomination agli Oscar sia come sceneggiatore che come attore. Riconoscimento raggiunto solo da cineasti d’eccezione quali Charlie Chaplin e Orson Welles nella storia del cinema.

Rocky è una storia che riflette il sogno americano, quello di personaggi come il  protagonista. Si tratta di una storia di riscatto morale e fisico, il cammino di un eroe che dona anima e corpo nei suoi allenamenti per i grandi scontri sul ring che sono diventati parte della memoria collettiva.

La serialità dello sport

L’invito a non arrendersi mai presente in Rocky è una caratteristica che segnerà qualsiasi altro film che affronterà la tematica dello sport in futuro. Il riscatto, la redenzione agonistica, il superare i propri limiti, sono tutti concetti e obiettivi che fungono da motore propulsore del personaggio. Il pugile da “tirare a campare” non è il solo infatti impresso nella memoria collettiva, la saga presenta altri personaggi noti ai più quali Apollo Creed e Adriana, per concludere con Ivan Drago.

Rocky rappresenta un punto importante nella storia del cinema commerciale e nell’impatto sociale all’interno della New Hollywood. La New Hollywood infatti è nota come il periodo storico in cui venne rivoluzionato lo schema tradizionale produzione-distribuzione-regia, già avanzato dall’eccellenza artistica di registi quali Martin Scorsese col suo Taxi Driver.